Dai pastori protestanti ai cattocomunisti. Dall’ “amore fraterno, fondamento e pietra maestra, cemento e gloria di questa antica fratellanza”, proclamato con le Constitutions of the Freemasons nel 1722 dai reverendi Anderson e Desagulier, della Grande Loggia di Londra; all’inserimento sistematico nelle strutture economiche e politiche del potere, presto cominciato e praticato fino ai nostri giorni dai “fratelli”, sia laici sia clericali.
Gli scopi genericamente filantropici delle origini consentirono la convivenza nelle Logge di laici e religiosi, cattolici compresi. In seguito, le interferenze della Massoneria nel dibattito culturale e nella vita degli Stati determinarono la sua scomunica, da parte di Clemente XII prima (1738), poi di Benedetto XIV (1751).
Conclusa l’era dei Risorgimenti nazionali, tramontato il potere temporale dei Papi, l’incompatibilità fra cattolici e massoneria vige ancora in linea di diritto; ma in linea di fatto e’ smentita, certamente dal dopoguerra ad oggi. Come documentano le vicende talora comiche e spesso tragiche del cosiddetto Piano Solo, del generale De Lorenzo, del Banco Ambrosiano, con il suicidio-omicidio di Calvi, della Banca Etruria, con gli intrecci fra il padre della Ministra Boschi, Pier Luigi e Flavio Carboni, capo della Loggia P3, (della P2 era Licio Gelli).
Licio Gelli, Flavio Carboni, Denis Verdini, Pier Luigi Boschi, Valeriano Mareddu, tutti toscani o basati in Toscana, come Renzi. Dove, appunto, nacque la prima Loggia massonica italiana, la Loggia Fiorentina, anni 1733/38.
Il Fascismo abbatte’ e disperse energicamente quei grumi di interessi e intrighi indicibili cui si erano ridotte le Logge, destituite ormai d’ogni valenza culturale e civica. Nel 1925 mise in carcere poi al confino il Gran Maestro Domizio Toreggiani.
Ma con i cosiddetti Alleati, oltre ai mafiosi, rimpatriati dagli Stati Uniti, per fare da apripista all’invasione della Sicilia e da fondamento istituzionale ( Russo Genco, insediato Sindaco a Palermo) della vassalla Italia antifascista; rifluirono anche i massoni.
Nel 1944 torna a Roma il Supremo Consiglio d’Italia, che si articola in quattro diramazioni: grande Oriente di Palazzo Giustiniani; Rito scozzese antico ed accettato; Rito simbolico italiano; Rito dell’Arco Reale.
Quale sia il rito, la liturgia e’ unica: fare affari, farli soprattutto con e nelle banche, con la complicità di politici e mafiosi, sulla pelle dei risparmiatori e dell’Italia.
La sola “rottamazione” che renderebbe l’Italia libera, prospera e bella, sarebbe quella della doppia MM, che non sta per Mussolini, ma per Mafia e Massoneria, stante l’aderenza tra loro e di entrambe con il sistema politico. La potrebbero fare soltanto gli italiani, con il voto o altro. Non certamente Renzi, il gestore pro tempore del sistema.
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Veramente la Storia della Massoneria ci racconta ben altro, dato che la Massoneria non si è mai occupata né di politica né di religione (mentre la mafia sembra piuttosto avere a che fare con entrambe).
Vi suggerirei di approfondire l’argomento, magari leggendo i testi del prof. Aldo A. Mola.
Anche il sottoscritto ne ha scritto uno “Universo Massonico” (Bastogi editrice), che tratta non solo della ritualità massonica, ma anche della vicenda P2 (la P3 è invece una pura invenzione giornalistica).
Cordialità.
Comunque sia una cosa è certa: Mafia e Massoneria furono nemici giurati del fascismo, con qualche eccezione ovviamente. Mussolini prese di petto entrambe, con durezza. I politici della Repubblica italiana, invece, di destra e di sinistra, spesso vanno a braccetto con entrambe. Von qualche eccezione, ovviamente.
Memento Mori. Ricordate!
Veramente la gran parte dei componenti del gran consigluo del fascismo erano massoni. Anche Mussolini tentò di iscriversi, ma, in quanto socialista massimalista, ai tempi, non fu accettato e ciò non lo perdonò ai massoni.
I politicanti di oggi invece non hanno nulla a che spartire con la Massoneria. Negli statuti dei loro partiti vi è incompatibilità. Buon per i massoni, così non si confondono con la cricca politica.
La frase memento mori, fra l altro, ha molto di massonico.
Il significato del rituale massonico rappresenta proprio la morte profana ed il risveglio ad una nuova vita, qiella iniziatica.
Tutti aspetti spirituali, che nulla hanno a che vedere con robaccia come mafia e politica.