Il mio editoriale sulla Massoneria e mafia ha sollevato un piccolo vespaio. Bene. Su Destra.it, sulla rete e in altri ambiti alcuni “fratelli muratori” e/o amici di Verdini e Renzi hanno contestato la mia posizione. Per loro la Massoneria è solo un “ente filantropico” o qualcosa del genere, ma lontano dalla politica e dagli affari. Dunque perchè attaccarla? Ovviamente non mi stupisco e non mi preoccupo. Sull’influenza, spesso nefasta, delle logge sulla vicenda unitaria italiana ritorneremo presto.
Altri lettori (più acuti) chiedono, invece, se è sostenibile affermare che le prime logge massoniche nell’Italia sette-ottocentesca siano nate anche come reazione ed in opposizione al clima culturale ( e non solo ) rivoluzionario che l’illuminismo stava diffondendo.
A me sembra di no. Anzi, i principi e gli obiettivi della Massoneria sono e restano nel mondo anglosassone, dall’Inghilterra agli Stati Uniti, conformi e consoni all’atmosfera illuministica delle classi colte: da Locke e Hume a Franklin e Washington, agli attuali Rotary Club.
In Francia, soprattutto fino all’epoca napoleonica, idem: la stessa “trinità ” della Rivoluzione, “Liberte’ Egalite’ Fraternite ‘ ” e’ d’ispirazione massonica.
Il Grand Orient appoggio’ il Direttorio e affianco’ Napoleone I e Napoleone III fornendo i quadri ed i vertici dell’amministrazione statale, rimasti tali anche nella fase della Restaurazione monarchica e in seguito, conferendo allo Stato francese il carattere laicista o è anticlericale tuttora vigente. Certamente nel tempo ha derogato e ha dismesso i fermenti rivoluzionari ed ha assunto il carattere conservatore e reazionario proprio di ogni struttura di potere. Ma sempre razionalistica e illuministica e’ rimasta.
Anche in Italia sulla fine del XVIII secolo la Massoneria sì è molto politicizzata ed integrata con il potere emergente e vincente, con la dinastia dei Savoia e con i Movimenti risorgimentali. Mazzini e Garibaldi erano massoni. E specie dopo l’unificazione del Grande Oriente Italiano di Torino, governativo e unitario, con il Grande Oriente di Palermo, repubblicano e separatista, la Massoneria si avviò alla conquista dei posti direttivi del paese e degli alti gradi dell’esercito.
Accentuando via via la sua indole materialistica, quella specifica e propria dell’Illuminismo, l’ascendente comune sia del capitalismo liberale sia del marxismo socialcomunista.
Non va dimenticato che, se erano illuministi Locke e Hume, lo erano anche D’Alembert e Diderot, Voltaire e Rousseau, ma anche Helvetius, D’Holbach, Babeuf e Buonarroti, materialisti e comunisti ante litteram.
È evidente che in questo articolo lei si riferisce ai miei commenti. Sappia caro signore, che io non sono nè massone nè amico di Versini e Renzi e non vedo come si permetta di affermare ciò. Sono, a differenza di lei, uno studioso di Massoneria da molti anni.
Sappia anche che il trinomio Libertà, Fratellanza e Uguaglianza presente nelle logge (e preso a prestito dalla rivoluzione francese, snaturandolo), fu coniato dal conte Alessandro Cagliostro, ideatore peraltro ancje del Tricolore italiano. Se lei avesse letto qualche libro di Pier Carpi e del prof Mola, lo saprebbe.
Mqzzini, poi, non fu mai massone, anzi, fu spesso critico con i massoni.
Ribadisco, approfondisca e eviterà così di piegare la Storia alle sue personalissime idee.
La Massoneria non è affatto illuminista né relativista (si legga in proposito qualche cosa del prof Claudio Bonvecchio). Alcuni massoni lo sono stati, altri sono stati conservatori. La Massoneria non si cura, per fortuna, delle idee politiche, ma accetta tutte le persone di buoni costumi.Perché il suo scopo non è nemmeno la filantropia, ma una cosa che pochissimi, forse anche molti massoni stessi, conoscono e vogliono realizzare, ovvero la fratellanza universale fra tutte le persone.
Nell era dell odio e del terrore, direi che sarebbe il caso di rifletterci, anziché denigrare.
Bagatin…che tenerezza. La Massoneria moderna ha innegabili origini ebraiche (Boaz, Schibboleth…) e mira unicamente al sovvertimento delle società tradizionali in particolare quelle cristiane.
Se avessi studiato sapresti che è alla base di tutti i movimenti rivoluzionari prodotti si degli ultimi 3 secoli nei paesi occidentali compresa l’America latina.
Consiglio a questi utili idioti che da battezzati (!) vengono introdotti nelle logge da altri servi del giudaismo che raccontano la favola secondo la quale la Massoneria lavora per il bene dell’umanità ed alla gloria del GADU (domandati chi è veramente il GADU), i libri di Leon de Poncins o Henry Ford.
Forse cominceranno ad aprire gli occhi…
Rispondo anche al sig. Gianni, che sembra avere un piglio alquanto antisemita.
La Massoneria ha origini gnostiche e al suo interno ha avuto sia esponenti rivoluzionari, che moderati, conservatori e via discorrendo.
Tutto il resto mi sembra fantascienza, ma è libero di credere a ciò che vuole.
A Luca Bragadin : purtroppo sono tantissimi i libri che non ho letto, ma non sento la mancanza di quelli di Pier Carpi e di Mola. La storia non è come i numeri e quella che riguarda gli affiliati alla massoneria e’ oltretutto “coperta”. Che Mazzini e/o Garibaldi siano stati massoni o no poco o niente conta a definire natura e ruolo della Massoneria: che certamente ha curato più la terra che il cielo; ha pensato più al potere e alle carriere dei suoi affiliati che al bene dello Stato; che intrinsecamente e’ positivista, socialmente reazionaria ma politicamente progressista, laicistica e miscredente. I compassi del suo Architetto sono afferenti più ai beni immobiliari che a quelli dello spirito!
Del resto, “tot capita, tot sentenzia”.
Innanzitutto non mi chiamo Bragadin, ma Bagatin.
Vedo che, assieme ai libri, non ha letto nemmeno il nome della persona con cui interloquisce.
Però pretende di disquisire di ciò che non conosce.
Quanto a chi cura più la terra che il cielo penso che ne sappia più lei, che è stato parlamentare di una repubblica che non ha alcuna affinità con l’unica vera Repubblica italiana, ovvero quella Romana del 1849.
C’è da chiedersi anche se percepisca il vitalizio, pagato da noi contribuenti.