• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 27 Febbraio 2021
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Economia

Agricoltura/ Un accordo storico per salvare (e rilanciare) l’olio italiano

di Redazione
10 Luglio 2018
in Economia, Home
0
Agricoltura/ Un accordo storico per salvare (e rilanciare) l’olio italiano

Agrodolce

Firmato il più grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy di sempre per un quantitativo di 10 milioni di chili ed un valore del contratto di filiera di oltre 50 milioni di euro con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e le diffusione dell’olio italiano al 100% stabilizzando le condizioni economiche della vendita. La storica intesa è stata sottoscritta a Palazzo Rospigliosi a Roma da Coldiretti, Unaprol, Federolio e FAI S.p.A. (Filiera Agricola Italiana) e coinvolge le principali aziende di confezionamento italiane.

L’annuncio è stato dato nel corso del Convegno “Filo d’olio, segmentare per crescere: nuove prospettive di consumo e di offerta”, promosso da Federolio. I protagonisti del contratto di filiera hanno aderito al progetto promosso da Coldiretti di realizzare una filiera agricola italiana per difendere la produzione, garantire un utilizzo sostenibile del territorio, valorizzare la distintività, assicurare la giusta distribuzione del valore tra tutte le parti della filiera, ricostruire un’identità del sistema Paese e riconquistare quote di mercato.

Il contratto partirà con la campagna olivicola in corso e avrà durata pluriennale proprio per garantire la stabilità e la sostenibilità economica degli imprenditori agricoli che prendono parte al contratto di filiera. E’ prevista, infatti, una soglia minima di prezzo sufficiente a coprire i costi per la produzione e la tracciabilità di filiera con delle maggiorazioni anche in base a parametri qualitativi.

L’obiettivo prioritario è riunire le imprese italiane per dare un futuro al settore e difenderlo dai violenti attacchi delle multinazionali che acquisiscono marchi tricolori per sfruttarne l’immagine sui mercati nazionali e internazionali e dare una parvenza di italianità alla produzioni straniere con l’inganno, anche attraverso irrilevanti e fumosi accordi.

Il contratto è stato sottoscritto da Coldiretti, che si impegnerà nel monitoraggio dell’accordo; Unaprol, il maggiore Consorzio Olivicolo Italiano; Federolio, la principale associazione di categoria delle imprese leader nel confezionamento e nella commercializzazione di olio extra vergine di oliva e FAI che organizza e promuove sui mercati le produzioni italiane e dalle principali aziende di confezionamento.

L’ulivo in Italia è presente su oltre 1 milione di ettari di terreno coltivato con il maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 Dop e 4 Igp). L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con un patrimonio di 250 milioni di ulivi ed è l’unico Paese con 533 varietà di olive. L’olio italiano è anche il più sicuro al mondo grazie a 9 livelli diversi di indagine sulla qualità e l’origine del prodotto e mediamente 20.000 controlli all’anno da parte del Ministero della Salute.

Il comparto olivicolo è un asset centrale per lo sviluppo del settore agroalimentare e una bandiera del made in Italy nel mondo. Attualmente le aziende olivicole italiane (circa 825mila) vivono un momento di grande difficoltà a causa di una serie di problematiche. Oltre ai cambiamenti climatici, a incidere pesantemente sullo stato di salute del settore sono: l’aumento delle contraffazioni a scapito del made in Italy; la prepotenza sul mercato di potenti multinazionali straniere che dettano politiche dei prezzi a scapito della qualità e della distintività; l’invasione di olio tunisino a seguito della decisione dell’Ue di porre il dazio zero sulle importazioni nel 2016 e 2017.

Tags: agricolturaColdirettieconomialavoromade in Italyolio d'oliva
Articolo precedente

Piccola apologia dei “Proscritti”. D’ogni tempo e luogo

Prossimo articolo

Montanelli e Mussolini. Uno “storico” per caso e un innamorato deluso

Redazione

Correlati Articoli

Geopolitica del capitalismo e la narrazione   del “mondo nuovo”
Al Muro del Tempo

Geopolitica del capitalismo e la narrazione del “mondo nuovo”

di Francesco Marotta
25 Febbraio 2021
0

Molti studiosi si interrogano in che misura abbia reagito l'intero dispositivo capitalista con l'avvento della pandemia. Tra questi, pochi si...

Leggi tutto
La transizione verde inizia dai porti. L’esempio di Anversa e Trieste

La transizione verde inizia dai porti. L’esempio di Anversa e Trieste

22 Febbraio 2021
Perchè l’Italia marittima ha bisogno di un Ministero del Mare

Perchè l’Italia marittima ha bisogno di un Ministero del Mare

12 Febbraio 2021
Agroalimentare/ Le sanzioni con la Russia costano 1,3 miliardi di euro

Agroalimentare/ Le sanzioni con la Russia costano 1,3 miliardi di euro

9 Febbraio 2021
Carica altro
Prossimo articolo
Montanelli e Mussolini. Uno “storico” per caso e un innamorato deluso

Montanelli e Mussolini. Uno "storico" per caso e un innamorato deluso

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Vaccini e Big Pharma, una gestione che non convince

Vaccini e Big Pharma, una gestione che non convince

26 Febbraio 2021
L. Volonté/ Dagli USA arriva la “matematica antirazzista”. La deriva continua

L. Volonté/ Dagli USA arriva la “matematica antirazzista”. La deriva continua

26 Febbraio 2021
Bombe sulla Siria. È iniziata l’era Biden

Bombe sulla Siria. È iniziata l’era Biden

26 Febbraio 2021
Leoni da tastiera e cattive mescolanze linguistiche

Leoni da tastiera e cattive mescolanze linguistiche

26 Febbraio 2021

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Sicilia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In