• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
venerdì 5 Marzo 2021
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

Aleppo: tre grandi menzogne per coprire una tragedia

di Gian Micalessin
15 Dicembre 2016
in L'Editoriale
0
Aleppo: tre grandi menzogne per coprire una tragedia

Chi oggi a Washington, Londra, Parigi e anche qui da noi piange lacrime da coccodrillo per la sorte dei quartieri orientali di Aleppo strappati ai ribelli jihadisti e qaidisti farebbe meglio a recitare un doveroso «mea culpa».

La tragedia di Aleppo e della Siria, non è figlia del cattivo Vladimir Putin, ma del mal orchestrato piano messo in piedi cinque anni fa dall’amministrazione Obama con la complicità di Inghilterra e Francia in Europa e di Turchia, Arabia Saudita e Qatar in Medio Oriente. Un piano che, al pari di quanto successo in Libia, rischiava di consegnare la Siria al caos e all’orrore jihadista. Un piano che da una parte ha generato l’Isis e dall’altra quei ribelli «moderati» che ad Aleppo si sono macchiati delle stesse atrocità di Jabat Al Nusra, la costola siriana di Al Qaida. Per capire veramente cosa succede in queste ore è necessario far piazza pulita di almeno tre grandi menzogne.

Da quando in Siria è scesa in campo la Russia di Putin la battaglia di Aleppo è diventata, per definizione, un assedio condotto dalle forze governative colpevoli di bombardare i ribelli e i civili arroccati nei quartieri orientali. La realtà è esattamente opposta. A iniziare e condurre l’assedio sono stati i ribelli scesi dal confine turco nell’estate del 2012. Da allora Aleppo non ha conosciuto pace. Per tre anni, fino all’intervento russo del settembre 2015, la maggioranza della popolazione fedele ad Assad – tra cui gli abitanti dei quartieri cristiani – sono sopravvissuti senza acqua ed elettricità subendo gli assalti e i bombardamenti, praticamente quotidiani, delle forze ribelli decise a trasformare la città nella capitale dei cosiddetti «territori liberati».

In queste ore le milizie governative sono accusate di aver eliminato un’ottantina di militanti jihadisti catturati dopo la resa. Nelle zone di Aleppo controllate dai ribelli atrocità ed esecuzioni sommarie erano all’ordine del giorno da quattro lunghi anni, ma nessuno s’è mai indignato troppo. A dar retta al rapporto di «Amnesty International» «Torture was my punishment» («La tortura è stata la mia punizione») dello scorso giugno torture, esecuzioni sommarie, rapimenti e violazioni dei diritti umani erano la regola sia nelle zone di Aleppo, sia in quelle della provincia di Idlib, controllate dai ribelli. E tra i crimini più odiosi venivano segnalate le uccisioni di decine di sventurati accusati di apostasia o di omosessualità. Crimini giustificati con l’osservanza della legge coranica e perpetrati non solo dai gruppi di matrice terroristica come Jabhat Al Nusra, ma anche formazioni come il Fronte del Levante, la Divisione 16 o il movimento Nouradin Al Zenki, inserite dalla Cia negli elenchi dei gruppi autorizzati a ricevere armi e appoggi dall’amministrazione Obama.

Mosca e Damasco vengono accusati di bloccare l’evacuazione dei civili intrappolati nei quartieri orientali. Secondo un comunicato della commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra datato 14 dicembre 2016 (cioè ieri) i primi a bloccare la fuga della popolazione sono i gruppi ribelli che da mesi utilizzano i civili come scudi umani. «La commissione continua a ricevere segnalazioni secondo cui alcuni gruppi dell’opposizione, tra cui il gruppo terroristico di Jabhat Fatah al-Sham (ex Jabhat al Nusra) e Ahrar al-Sham impediscono ai civili di fuggire mentre i combattenti dell’opposizione si mescolano alla popolazione aumentando il rischio che dei civili vengano feriti o uccisi». Un comunicato estremamente chiaro, ma stranamente tenuto nascosto all’opinione pubblica internazionale.

Tags: AleppoBarack ObamaRussiaSiriaTurchiaUSAVladimir Putin
Articolo precedente

Globalizzazione/ I popoli traditi da élites bugiarde e incapaci

Prossimo articolo

Ci ricorderemo anche del governo Renziloni…

Gian Micalessin

Correlati Articoli

L. Volonté/ Dagli USA arriva la “matematica antirazzista”. La deriva continua
Rassegna Stampa

L. Volonté/ Dagli USA arriva la “matematica antirazzista”. La deriva continua

di Redazione
26 Febbraio 2021
0

La matematica è diventata una opinione. Questa la nuova trovata revisionista del movimento antirazzista americano che, volendo eliminare ogni possibile...

Leggi tutto
Bombe sulla Siria. È iniziata l’era Biden

Bombe sulla Siria. È iniziata l’era Biden

26 Febbraio 2021
G. Gaiani/ Avvertite Super Mario, gli sbarchi sono ripresi

G. Gaiani/ Avvertite Super Mario, gli sbarchi sono ripresi

27 Febbraio 2021
Alleanze fragili/ Joe Biden non convince, Francia e Gemania guardano verso Oriente

Alleanze fragili/ Joe Biden non convince, Francia e Gemania guardano verso Oriente

19 Febbraio 2021
Carica altro
Prossimo articolo
Ci ricorderemo anche del governo Renziloni…

Ci ricorderemo anche del governo Renziloni...

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Vaccini/ Draghi blocca l’export di AstraZeneca  e incalza l’Europa

Vaccini/ Draghi blocca l’export di AstraZeneca e incalza l’Europa

5 Marzo 2021
Oltre l’otto marzo. Il forum de l’Arsenale delle idee

Oltre l’otto marzo. Il forum de l’Arsenale delle idee

4 Marzo 2021
Corrado Ocone/ Salviamo l’Europa dagli eurocrati

Corrado Ocone/ Salviamo l’Europa dagli eurocrati

4 Marzo 2021
Sorpresa, sorpresona, non si vota neanche questa volta…

Sorpresa, sorpresona, non si vota neanche questa volta…

4 Marzo 2021

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Sicilia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In