Gli eurocretini crescono. Dopo l’iracondo tedesco e il beone lussemburghese arriva adesso il belga matto. Alla conferenza di Espo Conference 2018 (il massimo simposio della portualità europea) a Rotterdam, monsieur De Gucht, già Ministro degli Esteri belga e Commissario Europeo al Commercio ha trasformato il suo intervento in una disordinata quanto violenta filippica contro l’Italia. Un linguaggio intollerabile. Giustamente la delegazione italiana guidata dal presidente di Assoporti Zeno D’Agostino e dai presidenti Stefano Corsini, Pino Musolino e Ugo Patroni Griffi, ha polemicamente sbattuto la porta abbandonando la sala della conferenza.
Il comunicato di Assoporti non lascia dubbi. De Gucht «per oltre 15 minuti si è lasciato andare ad un lungo, e completamente fuori luogo, intervento incentrato sulla situazione politica ed economica italiana» spiega l’associazione. «I commenti superficiali, le note eccessivamente polemiche e le valutazioni inappropriate sono state, ad avviso dei Presidenti, una intollerabile ingerenza nelle questioni interne nazionali. Ciò ha inevitabilmente portato i rappresentanti della portualità italiana a lasciar la sala in segno di protesta». Ben fatto.