Giorni fa ho trovato nella posta elettronica un tweet con una fotografia del corteo del Gaypride di Roma, che mi ha particolarmente disgustato. Si vedevano quattro bestie umane, il termine è corretto, che camminavano a quattro zampe, seminudi ed inguainati in pezze di cuoio , portati al guinzaglio da due individui vestiti di nero, che sembravano due SS. Ma ciò che mi ha fatto indignare, non è l’esibizione di questi poveri degenerati, quanto i tre bambini che sfilavano dietro. Tre bambini che svogliatamente portavano una bandiera arcobaleno, che guardavano sbigottiti, allibiti, persi, la squallida scena davanti a loro. Tre bambini che con i loro sguardi spenti facevano ben capire che avrebbero voluto essere altrove, magari a giocare con i loro coetanei, ed invece erano lì , costretti a sfilare, perdendo quel po’ di innocenza, candore, illusione, gioia di vivere propri della loro età. I loro diritti dell’infanzia calpestati per i diritti di altri, che senza pudore e senza ritegno esibivano le loro perversioni.
Dove erano la loro mamma ed il loro papà, o è meglio forse dire genitore uno e genitore due, o ancora mamma e mamma o babbo e babbo ? Sfilavano lì accanto, indifferenti, quasi orgogliosi, per loro contava di più affermare l’ideologia gender che difendere l’ingenua coscienza dei loro figli.
Mi hanno ricordato quegli altri genitori che a Macerata fecero giocare alla pignatta i loro ragazzi, invitandoli a colpire a bastonate sulla testa un fantoccio di cartapesta, appeso a testa in giù, raffigurante il “nemico fascista”. Anche qui inculcare l’odio politico è stato ritenuto più importante che preservare l’innocenza dei propri figli, è stato considerato doveroso infondere il seme della violenza piuttosto che insegnare loro il rispetto per il prossimo.
Ci sono genitori che arrivano a vendere i propri figli ai più schifosi fra gli uomini ; talvolta hanno come scusa la miseria più nera.
Ma il principio rimane uguale, usare i propri figli, non farli crescere nei loro diritti di bambini, non avere a cuore la sensibilità di un piccolo individuo che non sa come difendersi.
A quel corteo partecipavano gli “illuminati” della sinistra, quelli aperti, progressisti, sociali, quelli che hanno perso il lume della ragione e del buon senso.