Ogni tanto mi capita di guardare, incuriosito, ai commenti presenti sotto gli articoli di un noto quotidiano molto vicino al governo e in particolare al M5S. I lettori di detto giornale sono veramente una fauna umana interessante.
In particolare, poco fa, leggevo i commenti a un articolo che riportava le dichiarazioni dell’onnipresente Crisanti, in cui l’esperto in accoppiamento delle zanzare, impropriamente definito virologo, sosteneva che “parlare di sci con seicento morti al giorno non è da paese normale”.
A parte la solita bieca propaganda del “paese normale”, si potrebbe tranquillamente ribadire al Crisanti che la sua è un’affermazione doppiamente stupida. Primo perchè non si parla di sci come sollazzo individuale ma di centinaia di migliaia di posti di lavoro e di un giro d’affari da 10 miliardi di euro e se non altro rendersene conto, indipendentemente dalle decisioni che poi si prendono, è almeno sintomo di intelligenza. Secondariamente si potrebbe ribadire che saremo l’unico paese dell’arco alpino a non aprire le piste da sci, quindi se non siamo un “paese normale” è proprio perchè siamo gli unici che seguiremo i suoi consigli. Purtroppo.
Tuttavia il post non era riferito a Crisanti, che non merita di essere commentato poichè ormai ha assunto il ruolo del caratterista dei film. Quando i media vogliono scrivere una notizia negativa e buttarla sull’allarmismo o intervistano lui o Galli, tanto tutti sanno che prediranno disgrazie, morte, distruzione e disperazione. Un po’ come quando nelle commedie degli anni 80 avevano bisogno del milanese ricco e sbruffone cercavano Guido Nicheli detto il Dogui.
Il post era riferito, dicevo, ai commentatori del quotidiano. Essi non si pongono domande, passano le giornate a indignarsi. Contro gli italiani. I commenti viaggiano tra “l’ho sempre detto io che non siamo un paese normale” “l’Italia è un paese abitato da gente di merda, con tutto il rispetto per la merda” “l’italiano medio” che fa questo e quello, “siamo un popolo che merita l’estinzione” “non siamo manco da terzo mondo” “paese in evidente disfacimento” e così via.
In sunto, una valanga di odiatori dell’Italia, degli italiani, di moralizzatori da quattro soldi, di giudicatori e di egotici misantropi.
2 commenti
Gabriele Baraldi says:
Dic 2, 2020
Io non sono un odiatore ma di sicuro non sono stato amato da quella che voi definite Italia infatti ho dovuto emigrare io come tanti altri. Io non odio ma non posso che provare una incondizionata vergogna per la nazione che mi ha dato i natali. Sinceramente Gabriele Baraldi
Gabriele Baraldi says:
Dic 4, 2020
A distruggere l’Italia non servono “una valanga di odiatori dell’Italia, degli italiani, di moralizzatori da quattro soldi, di giudicatori e di egotici misantropi” basta la nostra classe digerente ops no dirigente indegna vile codarda incapace vorace arrivista ridicola arrogante ecc ecc per rendersene conto non occorre scomodare la morale è sufficiente il buon senso o averla conosciuta direttamente come nel mio caso avendo lavorato in un ente “pubblico” si fa per dire, perché l’unico obbiettivo erano gli interessi della classe dirigente che la sgoverna da svariati decenni nell’assoluta impotenza della politica per non dire connivenza.