“Ho inviato un messaggio a Marine Le Pen esprimendo i miei complimenti per il prestigioso risultato, superiore alle stesse buone aspettative, frutto di tanto impegno e capacità, amore per il proprio Paese e tesi chiare e coerenti. La lezione che ne dovrebbero trarre tutti è che senza la destra non si vince. Spero avere presto occasione di complimentarmi di persona”. “Ritengo che quello espresso dal popolo francese non è un voto antieuropeista tout court: è un voto contro quel tipo di Europa che Sarkozy e Merkel stanno incarnando”. “Credo che non è solo l’estrema destra, ma anche la destra che non ha premiato Sarkozy, per le scelte economiche ma forse anche per la moglie, che è poi entrata in politica: penso al caso Battisti per cui si e’ parlato di un coinvolgimento con ambienti sinistra della signora Sarkozy, che evidentemente a chi si sente di destra in Francia non è piaciuto, come non è piaciuto in Italia”. “E’ vero che nel suo 20% Le Pen ha in pancia anche un 4-5% ‘estremo’. Ma le dimensioni del consenso rendono il Front National un partito moderato. Dunque credo che Le Pen interpreti una destra moderna, che pensa che le tasse non possono andare oltre un certo livello senza sviluppo, con una grande sottolineatura sull’identità nazionale anziché aprire a un multiculturalismo irrazionale”. “L’insegnamento è che senza la destra non si vince, che la corsa al centro, come qualcuno immagina, sia in Francia sia soprattutto in Italia si scontra con i contenuti. Dimostra che l’ammucchiata al centro non è la soluzione. Se Le Pen nel comizio del 1° maggio invitasse esponenti italiani, sarei felice di ascoltare cosa ha da dire ai francesi, sarà molto interessante”.
Intervista a Sky Tg24 del 23 aprile 2012