Anche quest’anno ci siamo goduti la parata del 2 giugno in forma ridotta. Quasi avessimo acquistato un biglietto scontato, appunto il “Militari e ragazzi” dei cinema di una volta. Sarà per soldi, sarà per il Covid, sarà per il noto scarso interesse alle cose patrie degli italiani (eccetto il calcio!), ormai la nostra parata è solo una controfigura di quelle che vantano tante altre nazioni.
Anche alcuni cervelli, quest’anno, sono stati esibiti, in modo ridotto. Come quello del militare (a noi ignoto) che commentava la diretta su RAI1 o quello di un sempreverde professore, da sempre e senza alcun logico motivo, frequentatore di dirette televisive.
Questa spaiata coppia, ma unita dal comune denominatore di mostrarsi liberali, democratici, antifascisti e vergini nel pensiero, al momento del passaggio degli incursori del Raggruppamento Teseo Tesei, si sono scalmanati, con evidente imbarazzo, a dipingerli come protagonisti della Seconda Guerra Mondiale, attori di epiche imprese. Il professore, poi, con uno sforzo sovraumano, e per far vedere che era più professore dei professori, ha addirittura ricordato che avevano affondato… qualche nave inglese (solo per cominciare: le corazzate Valiant e Queen Elisabeth, NDR). Poi, farfugliando, sono passati ad altro…
E fin qui, questo scampolo di rabbia che ci ha colti, sembra solo una forte critica nei confronti dei due personaggini i quali (volutamente) non citiamo per nome.
Ma non è così! Secondo noi hanno fatto bene, infatti il primo deve fare carriera, quindi con i tempi che corrono deve untuosamente strisciare verso i suoi superiori (raramente migliori di lui). Il secondo, poi, deve dare un (difficile) senso alla sua esistenza, facendosi vedere allineato molto meglio delle schiere di militari che invadevano il video. Ed essere allineati è l’unico modo per salire gradini senza averne alcun merito.
Infatti, l’uno e l’altro, avrebbero fatto passi indietro se avessero citato il nome di quel gruppo di eroi che stupirono il mondo. Di quegli incursori, quasi tutti medaglia d’oro al valor militare, che andarono volontari nel mitica X Flottiglia Mas. Creata dal fascismo e che a questo rimase fedele anche nella Repubblica Sociale Italiana, agli ordini di Junio Valerio Borghese, il comandante del sommergibile Scirè, quello che violò il porto di Alessandria. Un manipolo di coraggiosi, in parte neanche fascisti, che combatterono fino all’ultimo con la sola motivazione di difendere un onore calpestato dalla vile convenienza.
Insomma, giusto riconoscerlo, i nostri due tapini vanno compatiti, alla fine si sono solo difesi da un morbo peggiore del Covid. Almeno per questi tempi. Intediamo quello del coraggio e della dignità.
Grazie Dott. Gussoni la sua penna in poche parole rende l ‘immagine della nostra povera Italia.
Povere forze armate, costrette ad operare in ambito NATO e dunque contro gli interessi stessi della nazione.