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Home Arte&Artisti

60 anni di James Bond. Omaggio a Roger Moore, il più longevo

di Fabio S. P. Iacono
7 Ottobre 2022
in Arte&Artisti, Home
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60 anni di James Bond. Omaggio a Roger Moore, il più longevo
       

Roger Moore è l’attore che interpretò James Bond per il maggior numero di volte: ben sette. Mentre il predecessore (australiano) Lazenby, fu costretto a imitare quasi meccanicamente Connery, a Moore fu invece permesso di modificare il personaggio dandone un’interpretazione più al passo con gli anni Settanta, per lui l’accoglienza fu comunque entusiastica. Il risultato fu un enorme successo (oltre 160 milioni di dollari, corrispondenti a oltre 750 milioni odierni) che tuttora rimane al terzo posto tra i film della serie con i maggiori incassi, questo confermò Moore nel suo ruolo per il film successivo che fu distribuito già l’anno seguente.

Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro ebbe molto successo e ottenne un incasso di 97.000.000 (oltre 400 milioni attuali), poco più della metà del precedente lavoro, nonostante i produttori avessero deciso di accontentare i fan riammettendo il personaggio di Q escluso nella precedente pellicola. L’incasso fu alto ma inferiore alle aspettative, ma questo non dissuase Broccoli dall’andare avanti con la serie in collaborazione con Moore. Nel 1975 una grave crisi finanziaria colpì le attività di Harry Saltzman, che per pagare i debiti fu costretto a vendere il suo 50% del franchise ad Albert Broccoli per 20 milioni di sterline; in questo modo Broccoli divenne il solo e unico proprietario dei diritti cinematografici di James Bond. La spia che mi amava vide la luce solo nel 1977, tre anni dopo l’uscita dell’ultimo film.

 Broccoli, nel frattempo diventato produttore unico della serie, scelse di rischiare molto raddoppiando il budget per il film portandolo a 14 milioni di dollari (gli ultimi 4 film erano costati 7 milioni ciascuno) e battendo il record degli 11 milioni stanziati per Thunderball. Il film fu il primo ad avere una trama completamente originale e non derivata dalle opere di Fleming, tuttavia Broccoli ottenne il permesso per dare comunque al film il titolo di un romanzo di Fleming: infatti lo scrittore aveva pubblicato un romanzo dal titolo La spia che mi amava già nel 1961, che tuttavia non aveva nulla a che vedere con il film. Il risultato fu un enorme successo, con oltre 180 milioni di incasso (oltre 600 milioni attuali); in regia si segna il ritorno dopo 10 anni di Lewis Gilbert, dopo tre regie consecutive di Guy Hamilton. Nel 1979 Moore aveva già entusiasmato i fedelissimi della serie con la sua interpretazione, pertanto la sua riconferma per girare Moonraker – Operazione spazio fu quasi scontata, confermato anche Gilbert alla regia. Questa pellicola è l’ultima (fino a Casino Royale del 2006) a portare un titolo tratto da un libro di Fleming. Infatti i successivi Solo per i tuoi occhi e Octopussy – Operazione piovra usarono titoli di brevi racconti contenuti in antologie (discostandosi abbastanza dalle trame).

Per questo film Broccoli moltiplicò nuovamente il budget e gli incassi e il grande successo lo premiò: per la prima volta si superò la soglia dei 200 milioni di dollari, anche se questo risultato fu dovuto principalmente alla grande inflazione di quelli anni; infatti, in termini odierni, l’incasso ammonterebbe a quasi 600 milioni, leggermente inferiore al precedente, ma fu comunque un enorme risultato. Roger Moore iniziò a pensare di passare il ruolo dopo “Solo per i tuoi occhi”, nella pellicola si registra l’esordio in regia di John Glen, che dirigerà anche i successivi quattro film stabilendo il primato di cinque pellicole dirette. James Brolin, Oliver Tobias, Timothy Dalton e Michael Billington furono sottoposti a un provino per la parte e già si pensava a un avvicendamento nel ruolo del protagonista.

D’un tratto giunse la notizia che Kevin McClory, dopo anni d’attesa, avrebbe realizzato il suo Thunderball, che gli fu tolto dalle mani da Broccoli e Saltzman nel 1965; inizialmente Broccoli non si preoccupò molto di questa notizia, convinto che il suo Bond sarebbe stato indubbiamente riconosciuto come quello ufficiale. Le cose cambiarono quando fu annunciato il nome del protagonista della pellicola rivale: Sean Connery e il titolo provocatoriamente scelto: Mai dire mai. Broccoli e Connery ebbero diversi scontri a causa di questa scelta dell’attore scozzese di recitare nel film “rivale”, a quel punto Broccoli non aveva altra scelta che contrapporre al leggendario Bond di Connery la figura forte dell’ormai consolidato Bond di Moore, visto che un nuovo interprete avrebbe sicuramente portato il pubblico a immedesimarsi più nel film di Connery. Mai dire mai costò 36 milioni contro i 27 di Octopussy – Operazione piovra, e inizialmente era previsto che i due film dovessero uscire entrambi a giugno; in seguito però i produttori di Mai dire mai posticiparono a ottobre la distribuzione della loro pellicola (a causa della quasi contemporanea uscita di Guerre stellari – Il ritorno dello Jedi), pertanto i due film non vedranno mai un vero testa a testa e godranno entrambi di un enorme successo.

A conti fatti gli incassi sono quasi pari, con una leggera prevalenza per il film della EON, con Moore, che pertanto può dirsi vincitore. In seguito al successo sul rivale Connery, Roger Moore scelse d’interpretare ancora una volta il personaggio di James Bond nel film 007 – Bersaglio mobile del 1985. Il film non fu un grande successo e incassò meno dei precedenti. Moore ha più volte dichiarato di non apprezzare la settima pellicola della saga, a causa della sua violenza. 

Si tratta anche dell’ultimo film con Lois Maxwell nei panni di Miss Moneypenny, unica a essere presente in tutti i film della serie fino a quel momento. Sir Roger George Roger Moore si spense nel 2017 in Svizzera a Cras-Montana nel Canton Vallese, nel distretto di Sierre. Prese parte alle blasonate serie televisive “Ivanhoe” (1958-1959), “Il Santo” (1962-1969) e Attenti a quei due con Tony Curtis (1971-1972).

INTERPRETI

James Bond è stato interpretato al Cinema da sei attori (tutti britannici, ad eccezione dell’australiano Lazenby e dell’irlandese Brosnan).

Sean Connery: sei volte; interpretò il personaggio di Fleming nei primi cinque film, tornando dopo l’unica apparizione di George Lazenby. Dodici anni dopo tornò a vestire i panni dell’agente segreto in Mai dire Mai, pellicola non appartenente alla serie ufficiale.

George Lazenby: una volta; il secondo 007, fu il protagonista di Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà.

Roger Moore: sette volte; è l’attore che ha interpretato più volte il ruolo, dal 1973 al 1985.

Timothy Dalton: due volte, nel 1987 e nel 1989.

Pierce Brosnan: quattro volte, dal 1995 al 2002.

Daniel Craig: cinque volte, dal 2006 al 2021.

Tags: cinemaJames BondRoger MooreSean Connery
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Fabio S. P. Iacono

Conservatore dei Beni Culturali e Geopolitici d'Europa e d'Occidente di origini greco-romane e normanne. Ha pubblicato le seguenti opere: "Il sole dietro il sipario" (Sovigliana Vinci 1990), in seguito non riconosciuta; "Nostalgia iperborea" (Melegnano 1999); "Antologia uranica" (Modica 2003); "L'occhio siderale 2003-2004" (Modica 2005); "l'occhio siderale 2005-2008" (Modica 2009); "L'Occidente tra dissoluzione e disgregazione. Quale ricomposizione etica, politica ed economica?" (Accademia Nazionale della Politica Ragusa 2012); "L'occhio siderale 2009-2014" (Fondazione Grimaldi Modica 2014); "Il cigno reale" (Sulmona 2017); "Assemblage" (Romagnano al monte 2019); "Orientamenti dell'aquila" (Romagnano al monte 2021); "Polaris" (Sulmona 2021); "Nessuno allo specchio. Luce del nord flamma non urens" (Sulmona 2022) e "Il Centro Polare Artico 1999-2022" (Romagnano al Monte 2023). E' stato corrispondente e inviato per Teleiblea, ha scritto per Il Conservatore.com e per Nazione Futura.it, scrive anche per Oltre la Linea.news, KulturaEuropa.eu ed EreticaMente.net.

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