“Non rinuncio alla possibilità di dialogare con il presidente Putin”. Così l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder in un’intervista rilasciata alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. L’esponente socialdemocratico – da tempo legato professionalmente ai colossi russi dell’energia – nel corso del suo intervento ha duramente criticato la linea tedesca ed europea sul conflitto, in particolare nel mirino di Schröder la decisione di continuare a fornire armi all’Ucraina rinunciando, nel contempo, ad ogni tentativo di mediazione.
“La guerra – ha detto l’ex cancelliere – può essere terminata soltanto con una trattativa diplomatica. Il destino dei soldati e della popolazione Ucraina può essere alleggerito soltanto con una soluzione diplomatica. Per quello che ho capito dal nostro colloquio anche lui (Putin, nda) ha interesse a una trattativa per la soluzione. E come questa soluzione possa essere si può chiarire soltanto attraverso il negoziato”.
La sortita sulla Faz di Gerhard Schröder ha provocato una netta presa di distanza da parte dei vertici socialdemocratici, tuttavia val la pena notare come la linea dello scontro totale con la Russia – seppur indiretto – provochi non poche preoccupazioni in Germania, in particolare nel mondo industriale ed economico, timoroso delle ripercussioni che il blocco totale delle forniture energetiche russe provocherebbe nel sistema produttivo tedesco. Non è da escludere che la voce di Schröder, per quanto isolata pubblicamente, rappresenti una volontà di trattativa diplomatica più diffusa di quanto appaia.