Bassetti ha ragione: chi non si vaccina dovrà pagarsi le spese per il ricovero. L’esercizio della libertà di scelta deve essere frutto di responsabilità e consapevolezza e il SSN non può sempre sopportare i costi dell’esercizio arbitrario di questa libertà. Ragione per cui, come ovvia conseguenza, dovranno sobbarcarsi le cure ospedaliere per enfisema e tumore anche i fumatori. Stesso discorso valga per le persone sovrappeso o con uno stile di vita sedentario, per ciò che concerne le malattie cardiovascolari. Per fratture e problemi ortopedici, sarà necessario indagare la dinamica dell’incidente che le ha provocate: troppo spesso scaturiscono da movimenti azzardati o dalla pratica di sport pericolosi.
E siccome il sistema previdenziale non è messo molto meglio di quello sanitario, ritengo che i tempi siano maturi per inibire l’accesso alla pensione a coloro che non hanno avuto figli. Il sistema pensionistico si regge, lo sappiamo, sul fatto che ci siano nuove generazioni di lavoratori: i contributi che versiamo oggi, finiscono per coprire, bene o male, la spesa pensionistica corrente. Perché chi mette al mondo dei figli, affronta sacrifici, investe nella loro educazione e istruzione, compiendo delle rinunce, dovrebbe essere messo sullo stesso piano di quelli che compiono la scelta egoistica, per la comunità e lo Stato, di non averne, di girare il mondo, di godersi la vita da eterni fidanzatini? Se poi ci si fermasse a un figlio unico, si avrà diritto solo a metà pensione.Chi figli non può averne, potrà ovviamente portare esami e referti a dimostrazione dell’incolpevole mancanza. Certo, è una intromissione invasiva e indelicata nella vita privata e nella situazione clinica del singolo… ma, pazienza: qui si parla del bene comune.
Ah, dulcis in fundo: sarà sempre a carico dell’utente anche l’intervento medico di interruzione della gravidanza: se c’è un “problema di salute” che può essere evitato e un costo che può essere risparmiato, con un comportamento responsabile e consapevole, Signori, è esattamente questo.