Mercoledì 15 settembre è mancato Francesco Tofoni. Cercando nell’archivio del web non si trovano fotografie né articoli scritti da lui o su di lui eppure per decenni è stato un animatore di iniziative politiche e culturali della destra milanese e ha ricoperto importanti incarichi in Regione, in enti regionali e in ATM.
Iniziò la sua attività politica proprio nel “formidabile Sessantotto” opponendosi anche fisicamente alla contestazione che investì l’Università Cattolica ai tempi di Capanna. Per opporsi alle prime manifestazioni contestatarie del Movimento Studentesco assieme ad Agostino Sanfratello e a pochi altri coraggiosi diede vita al C.U.A.C – Comitato Universitario Alleanza Cattolica che presto diverrà a livello nazionale l’associazione di laici Alleanza Cattolica e che negli atenei milanesi assieme al F.U.A.N. contendeva la piazza alla violenza rossa. Con questa associazione si impegnò moltissimo nella raccolta di firme per il referendum contro la legge che introdusse il divorzio nella legislazione italiana. Dopo l’esito negativo sia del referendum contro il divorzio sia in quello successivo contro l’aborto non si arrese ma continuò la sua battaglia ideale a favore della famiglia. Fu poi attivo nelle manifestazioni della Maggioranza Silenziosa.
Uomo molto colto, con due lauree e dotato di un forte carisma a cui contribuiva il suon stile raffinato ed elegante da gentiluomo di altri tempi si impegnò poi nelle attività del Centro Culturale Santo Sepolcro da lui fondato, che all’interno della Cripta della omonima chiesa milanese svolgeva conferenze e presentazioni di libri sempre con oratori di alto livello e non omologati alla cultura della sinistra allora trionfante. Quando nel 1994 nacque Alleanza Nazionale fu tra i primi a Milano a raccogliersi intorno al primo nucleo milanese proveniente dal MSI a cui fu sempre legato non solo come elettore ma anche come amico di molti esponenti. Fondò subito un Circolo ambientale di Alleanza Nazionale intitolato a Carlo Magno di cui però lasciò la presidenza perché chiamato a ricoprire cariche istituzionali.
Successivamente occupò il ruolo di Presidente nella neonata Infrastrutture Lombarde e infine quello di Amministratore Delegato di ATM Servizi. Aveva maturato esperienza prima nell’ambito della consulenza aziendale in un’importante società specializzata nel settore bancario (dove peraltro aveva anche lavorato dopo la laurea) e assicurativo, poi creando una propriaua società di formazione. Ma l’interesse per l’attività culturale e politica continuava a manifestarsi attraverso la sua partecipazione attiva quale relatore in decine di conferenze e convegni di A.N.
Come ho scritto sopra Francesco Tofoni possedeva un’elevata cultura frutto sia degli studi umanistici svolti sia delle moltissime letture che faceva. Esperto di arte e di antiquariato, le buone letture e i viaggi prevalentemente in Africa rappresentavano il suo maggior interesse accanto alla politica. Chi scrive lo conobbe nel lontano 1968 nella sede milanese del F.U.A.N. e ne divenne amico fraterno condividendone prima le attività del Centro Studi Santo Sepolcro (conservo ancora gelosamente il distintivo in oro che fece realizzare per i soci fondatori) e successivamente lavorando per lunghi anni assieme a lui nella formazione.
Anche dopo la sua uscita da ATM occupò incarichi in enti di formazione con una nuova società di cui era presidente. Ma accanto alle doti professionali e alla sua cultura mi preme ricordare il suo stile raffinato e sempre cortese (non credo di averlo mai sentito alzare la voce né litigare) anche se le sue idee non possono essere certo definite “moderate” — non a caso collaborava con il nostro impertinente giornalino on-line Destra.it — ed era attento alle eleborazioni più avanzate dei gruppi politici di destra radicale. E soprattutto va ricordata la sua inossidabile fede cattolica, praticata e testimoniata, che lo ha sorretto sempre anche negli ultimi mesi. Aveva affrontato con fede la perdita del fratello minore in estate e scoperto di avere un tumore a un polmone.
Nelle sue conversazioni non aveva però perso l’entusiasmo e mi propose di realizzare a settembre un blog che raccogliesse il meglio del pensiero della destra cattolica. Il progetto purtroppo non si realizzerà perché il suo cuore già provato non ha retto alle cure a cui si sottoponeva e improvvisamente ha ceduto. Era nato il 24 maggio 1945. Se n’è andato un uomo coraggioso che non ha mai cercato la luce dei riflettori mediatici ma che ha contribuito moltissimo al dibattito politico e culturale all’interno del variegato mondo della destra milanese.
Grazie! Ho molto apprezzato il tuo articolo.
Sono passati diversi anni ma lo ricordo con molto affetto, hai ben evidenziato i tratti gentili e signorili del suo carattere.
Il Signore glie ne renderà merito.