• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
domenica 1 Ottobre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Penna Pellicola Palco

Adriano Olivetti. Un riformista al di là della destra e della sinistra?

di Mario Bozzi Sentieri
21 Ottobre 2013
in Penna Pellicola Palco
0
Adriano Olivetti. Un riformista al di là della destra e della sinistra?
       

Arriva sul piccolo schermo (Rai1 il 28 e 29 ottobre)  Adriano Olivetti. La forza di un sogno, miniserie coprodotta  da Rai Fiction e Casanova Multimedia. Ad interpretare l’eccentrico imprenditore di Ivrea è Luca Zingaretti, sotto la regia di Michele Soavi, nipote, da parte di madre,  dello stesso Olivetti  e figlio di Giorgio, intellettuale  raffinato, poeta e giornalista (tra i fondatori de “il Giornale”), in gioventù  soldato della Repubblica Sociale Italiana,  da cui disertò, trasferendo il suo dramma interiore nel libro Un banco di nebbia.

Nel titolo della fiction, La forza di un sogno,  c’è la sintesi di una storia, quella  di chi ha provato a coniugare capitalismo e profitto con bellezza, cultura e solidarietà sociale.  Ingegnere  chimico, erede di una ricca dinastia imprenditoriale, con sede ad  Ivrea, di religione valdese, ma convertitosi al cattolicesimo nel 1949,  antifascista di orientamento azionista, ma vicino al fascismo “intellettuale”, quello di Giuseppe Bottai e dell’architettura razionalista , a cui legò i progetti del suo nuovo stabilimento,  Adriano Olivetti è, nel dopoguerra, l’imprenditore-politico che immagina  la fabbrica-mezzo, non solo dispensatrice di profitti, ma anche di cultura e di servizi, cuore della comunità, in cui realizzare un’autentica, concreta solidarietà, base di un’ idea nuova  di Stato: “Voglio  che la Olivetti non sia solo una fabbrica  – afferma  – ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno libertà e bellezza a dirci come essere felici”. Ecco allora la fabbrica aperta alla luce, in cui gli orari sono ridotti ed i salari aumentati, i lavoratori vengono incentivati a studiare e a leggere, i loro figli hanno asili nido – si direbbe oggi  – “di prossimità” e l’assistenza sanitaria è gratuita.

Non è stato, quello di Olivetti, un impegno solo intellettuale e sociale. Nel 1948, proprio per dare sostanza politica alle sue analisi (è del 1945 L’ordine politico delle Comunità che va considerato la base teorica per una nuova idea dello Stato, dove accanto alla Camera politica, espressione delle comunità, ci sia anche un Senato della tecnica e delle competenze), Olivetti fonda il Movimento Comunità, con l’ambizione di costituire una terza forza, fra  la Democrazia Cristiana ed il Partito Comunista. I tempi non erano evidentemente maturi. L’idea di una politica “nuova”, al di là del capitalismo e del socialismo,  si scontrava con i “blocchi” dell’epoca e da essi venne schiacciata.  Parlando della fine  di quella esperienza , “l’Unità”, organo del Pci, scrisse, nel 1958,  di “fallimento di tutte le teorie della collaborazione di classe e delle strane elucubrazioni che attorno a Comunità si sono venute enucleando”.

Per anni su quell’esperienza e sul suo protagonista calò il silenzio. Grazie anche alla fiction con Luca Zingaretti ora è bene che il discorso venga riaperto, evitando – ci auguriamo – di fare del personaggio un innocuo santino, ma chiedendo piuttosto: nel gioco delle scomposizioni-ricomposizioni post ideologiche che ruolo può occupare Adriano Olivetti?  Il tema del “comunitarismo” ha visto crescere, negli ultimi anni, interessi diversi, legati alle scuole d’oltreceano, che fanno capo a Alasdair MacIntyre, Charles Taylor, Michael Sandel, Robert N. Bellah, Michael Walzer.

Bisogna però anche ricordare che è stata la Nuova Destra italiana, sul finire degli Anni Settanta, a farne uno dei suoi temi distintivi. Nel primo numero di “Elementi”, uscito nell’autunno 1978, è Alain de Benoist a firmare un lungo articolo (“’Comunità’ e ‘società’”) dedicato al sociologo Ferdinand Tonnies e alle sue teorie organicistiche. Tra le immagini che integravano quell’articolo c’era anche la copertina della prima edizione  di Comunità e società, pubblicata nei classici della sociologia delle Edzioni di Comunità, le edizioni volute da Olivetti, griffate con quella campana ed il motto “Humana Civilitas” che era stato il suo simbolo politico. Una consonanza che ci piace sottolineare, invitando a leggere finalmente l’esperienza olivettiana liberi da qualsiasi schematizzazione ideologica, e cercando di  comprendere nel profondo la  “forza di un sogno”. Con in più la consapevolezza che, oggi, di tornare a sognare abbiamo tutti un grande bisogno.

da barbadillo.it

 

 

 

 

 

 

Tags: Adriano OlivettiAlain de Benoistarchitettura razionalistaBarbadillo.itCharles TaylorcomunitarismoFerdinand TonniesGiuseppe BottaiPCIRAI
Articolo precedente

La Storia è revisionista o non è Storia

Prossimo articolo

Strage di Ustica/ La Cassazione ammette: l’aereo venne colpito da un missile (sempre misterioso)

Mario Bozzi Sentieri

Correlati Articoli

Lo stalinismo e il silenzio dei comunisti italiani stritolati da Stalin
Al Muro del Tempo

Lo stalinismo e il silenzio dei comunisti italiani stritolati da Stalin

di Domenico Bonvegna
30 Settembre 2023
0

Due notizie mi hanno indotto a leggere un altro libro in “attesa” negli scaffali della mia biblioteca, di essere letto....

Leggi tutto
Eugenio Di Rienzo/ Quell’innamoramento degli intellettuali per la violenza rossa

Eugenio Di Rienzo/ Quell’innamoramento degli intellettuali per la violenza rossa

13 Agosto 2023
Indoeuropei, alla ricerca della culla d’origine. Il nuovo libro di Alain de Benoist

Indoeuropei, alla ricerca della culla d’origine. Il nuovo libro di Alain de Benoist

29 Luglio 2023
Il ridicolo Saviano e il grande Lucio Battisti. Chi ha paura delle “braccia tese”?

Il ridicolo Saviano e il grande Lucio Battisti. Chi ha paura delle “braccia tese”?

29 Luglio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Strage di Ustica/ La Cassazione ammette: l’aereo venne colpito da un missile (sempre misterioso)

Strage di Ustica/ La Cassazione ammette: l'aereo venne colpito da un missile (sempre misterioso)

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

G. Gaiani/ L’Occidente è sempre più stanco della guerra

G. Gaiani/ L’Occidente è sempre più stanco della guerra

1 Ottobre 2023
Slovacchia/ Vince Robert Fico e il fronte bellicista s’incrina sempre più

Slovacchia/ Vince Robert Fico e il fronte bellicista s’incrina sempre più

1 Ottobre 2023
La pesca della discordia. Moralisti e censori a senso unico

La pesca della discordia. Moralisti e censori a senso unico

1 Ottobre 2023
Kosovo/ La Nato schiera nuove truppe e gli USA minacciano Belgrado

Kosovo/ La Nato schiera nuove truppe e gli USA minacciano Belgrado

30 Settembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In