Monta, giustamente, la preoccupazione per la condizione delle donne in Afghanistan. Nell’assordante silenzio di Murgia, Boldrini, Jebreal, Gruber, De Gregorio e professioniste del #metoo, l’osannato ed agognato presidente progressista degli USA afferma che “visto che gli afghani non hanno reagito” lui se ne torna a casa.
Ok, ma per essere coerenti, ora l’Occidente annunci che accoglierà a braccia aperte tutte le donne afghane in fuga da una terra invivibile; e che ogni maschio con più di 14 anni sarà viceversa riportato con forza e senza indugio a Kabul. Perché di nerborute risorse che mollano donne e bambini al disastro ed alla schiavitù per correre qui a pagarci i contributi ne avremmo anche a sufficienza. Con buona pace dell’INPS.
Paradossi di guerra. Gli afghani che combattono per Mosca
Addestrati dalla Nato, impiegati in battaglia sotto bandiera russa. Sarebbe questa la parabola – paradossale – seguita da molti militari...
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