“Against the Ice” è una pellicola ispirata a una storia realmente accaduta. I danesi Ejnar Mikkelsen e Ivar Iversen agli inizi del Novecento restarono isolati per oltre ottocento giorni tra i ghiacci della Groenlandia per dimostrare, non solo sulla carta ma nei fatti, che quell’enorme superficie ghiacciata apparteneva alla Danimarca e che le pretese degli americani erano fittizie e in mala fede.
Ejnar Mikkelsen (interpretato da Nicolaj Coster-Waldau, noto anche come Jaime Lannister e sceneggiatore e produttore del film), era un veterano delle esplorazioni polari; al comando della nave Alabama, bloccata dai ghiacci, decide di non far correre rischi al suo equipaggio e di partire con Ivar Iversen (Joe Cole), il motorista, in una pericolosa ricognizione. Lungo la strada del ritorno succede di tutto e di più: le prove le conservano sotto dei sassi, ma la nave è ripartita e rimane solo una capanna. I due restano lì, per poi decidere di recuperare le prove ma quando tornano alla base scoprono che qualcuno era passato per salvarli. Una beffa. E allora Mikkelsen e Iversen devono rassegnarsi a nuova attesa e sopravvivere fino ai limiti estremi della sopportazione fisica e psicologica. Infine, la salvezza. Inattesa e sorprendente.
Il regista Peter Flinth riproduce efficacemente, con precisione quasi artigianale l’intera vicenda e Against the Ice risulta una pellicola prodotta e confezionata abilmente. Il film è stato presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2022. In Italia da alcuni giorni è visibile su Netflix.