Sovranità, identità e lavoro: è intorno a queste tre parole che la destra sociale – almeno quella che non si riconosce nel partito di Giorgia Meloni – prova a riorganizzarsi in vista delle elezioni della prossima primavera. Un appuntamento fondamentale per gli identitari italiani, intenzionati a sfruttare a proprio favore il vento che -in tutta Europa – soffia forte a destra. Un tentativo di serrare le fila che parte dalla Campania: il prossimo 7 dicembre a Napoli si terrà l’assemblea organizzata dal Movimento Nazionale per la Sovranità di Francesco Storace e Gianni Alemanno. Un appuntamento cui prenderanno parte anche i rappresentanti del Fronte Identitario – sigla che riunisce diverse associazioni, comunità e laboratori politici “orfani” della destra sociale – e, soprattutto, il vice segretario della Lega Giancarlo Giorgetti.
L’alleanza verde-nera – Napoli e Lega: quella che potrebbe sembrare una contraddizione politico-geografica è, in realtà, parte di una precisa strategia, figlia del nuovo corso impresso al partito di Via Bellerio dal segretario Matteo Salvini. La nuova Lega “nazionale”, infatti, ha necessità di irrobustire la propria fragile presenza nelle regioni del Mezzogiorno, tanto più dopo la fallimentare esperienza di Noi con Salvini, formazione nata sull’onda del successo mediatico del leader leghista che, però, non è mai riuscita a diventare un progetto politico pienamente credibile. Un flop dovuto anche allo scarso entusiasmo con cui il progetto di espansione al Sud è stato accolto in un primo momento all’interno della stessa Lega. Oggi, l’esigenza di dare vita ad un progetto su base nazionale – vista anche la concorrenza interna al centrodestra, in particolare tra Lega e Forza Italia – appare inevitabile anche ai “padani” di più stretta osservanza. Ecco, dunque, il dialogo con diverse realtà politiche del Mezzogiorno, confronto che ha portato tanto all’ingresso di parlamentari meridionali nei gruppi della Lega, quanto ad intese come quella che sarà ufficializzata a Napoli il prossimo 7 dicembre.
I punti d’incontro – E’ nella nuova linea sovranista impressa da Salvini alla Lega che si trovano le premesse per l’incontro con quei movimenti della destra sociale che, per le più svariate ragioni, non trovano in Fratelli d’Italia un valido interlocutore. “Matteo Salvini è riuscito, con grande acume politico, a svecchiare un movimento come la Lega che era ormai al collasso – dice Flavio Pagano, reggente campano di Fronte Identitario -, rilanciando temi come la difesa della sovranità e del lavoro italiano, la tutela delle fasce sociali più deboli colpite fortemente dalla crisi di questi ultimi anni. Temi che non sono “padani”, ma investono tutta la comunità nazionale”. Cambiano, dunque, anche gli avversari politici ed anche su questo campo l’intesa tra la Lega formato nazionale e la destra sociale è agevole: “Oggi il terreno di scontro – prosegue Pagano – non è a Roma, cui la Lega continua a chiedere maggiore autonomia ma coinvolgendo le regioni del Mezzogiorno, bensì quello con l’Unione Europea. La nostra prospettiva comune è pienamente europeista: noi lavoriamo per costruire un’Europa dei popoli contro questa Unione dei burocrati e delle banche. In questa prospettiva è naturale vedere nel Mns un alleato con cui tirare la volata a Salvini premier”. E del resto in questi ultimi mesi il partito di Alemanno e Storace ha centrato la sua azione proprio su questi, dalla proposta federalista di istituire la macroregione meridionale alla richiesta di politiche più restrittive in materia di immigrazione.
Storace ed alemanno sono sempre al servizio di qualcuno che cerca di impedire alla destra di ottenere una difficile unità. Lo hanno fatto a Roma al servizio di Berlusconi per le amministrative schierando con il compagno marchini Ci riprovano ora con Salvini, campione di una lega ultra liberista e con indimenticabili aneliti secessionisti. Faranno un buco nell acqua anche questa volta perche rappresentano a malapena lo 0,1 per cento , sono screditati e privi di credibilita. Per loro ci vorrebbe la Fornero.
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