Fratelli d’Italia-An condivide le ragioni della protesta dei risicoltori italiani contro l’invasione di riso asiatico sui mercati europei. Siamo stati tra i primi a mobilitarci, già nel novembre 2013, su sollecitazione di Agrinsieme, dell’Ente Risi, dei mediatori e delle industrie risicole, per richiedere alla Commissione Ue l’applicazione di una clausola di salvaguardia che consenta di interrompere lo sciagurato accordo
EBA che apre le porte alle importazioni a dazio zero del riso da Cambogia e Myanmar/Birmania.
Fino ad ora la Commissione Ue ha fatto orecchie da mercante, dichiarando che non si stanno verificando significativi squilibri di mercato ma è di tutta evidenza che la realtà è molto diversa. Anche su questo aspetto il governo Renzi è in perfetta continuità con il governo Letta: nessuna capacità di far valere gli interessi della risicoltura italiana in Europa.
Siamo lieti che oggi tutti si schierino in questa battaglia, non solo l’intero mondo agricolo ma persino il Pd, tradizionalmente a favore di tutti gli accordi di libero scambio con i paesi presuntamente sottosviluppati (come nel caso del Marocco) che poi si ripercuotono contro i nostri produttori.
Commenti 1