Buone notizie. Finamente si torna a ragionare e discutere su una guerra folle, inutile e, sopratutto, evitabile. Assolutamente evitabile. Con buona pace degli sponsor d’ogni colore, delle opposte tifoserie e dei guerrafondai da computer. “In questi mesi, troppo spesso la guerra in Ucraina è stata raccontata come fosse una partita di calcio, dove si scontravano (e si scontrano) le diverse tifoserie, più interessate al conflitto che a trovare una soluzione ad esso. Ma si può davvero andare avanti a lungo così? È davvero impossibile ipotizzare una via per la pace? È partendo da queste due domande che è nato l’evento ‘Prospettive di pace per fermare la guerra’, che si terrà il prossimo 7 novembre alle ore 21 presso il Palazzo delle Stelline a Milano”, spiegano gli organizzatori. Undici ospiti che avranno la possibilità di dire la loro, in una prospettiva di pace, ognuno secondo le proprie opinioni, esperienze e competenze, sul conflitto che sta colpendo il cuore dell’Europa. Dieci minuti a testa, senza interruzioni, sul modello TedX, affinché possano esprimere compiutamente il proprio pensiero e immaginare una via per la pace.
Gli ospiti saranno (in ordine alfabetico) Gianni Alemanno, del comitato Fermiamo la guerra; Maurizio Belpietro, direttore de La Verità; Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità; Fausto Bertinotti, direttore Alternative per il socialismo; Toni Capuozzo, giornalista e a lungo inviato di Mediaset; il professor Franco Cardini; Peter Gomez, direttore del ilFattoQuotidiano.it; Marco Lombardi, ordinario dell’Università Cattolica di Milano; Gian Micalessin, decano del giornalismo di guerra italiano e il reporter Daniele Dell’Orco; la voce di Dirigenti d’Azienda e Imprese con Antonio Ieraci, Presidente Nazionale dei Giovani di Federmanager. Prospettive e competenze diverse. Tutte rivolte a un unico obiettivo: trovare possibili soluzione a un conflitto sanguinoso. Durato troppo a lungo.
Si certo, come no, finita la “denazificazione” e la rottamazione della ferraglia militare per incamerare nuove armi con il giubilo dei produttori, adesso la Russia torna a casa, lascia i territori ben concimati dai suoi morti e si siede al tavolo delle trattative per la pace globale, pagando ovviamente i danni di guerra a tutti e scusandosi di aver commesso una leggerezza dettata dalla paura. Se accade l’NWO ha pianificato tutto, ma se la Russia non accetta tali condizioni lo scenario è totalmente imprevedibile, o meglio, è imprevedibile per chi sogna o è ubriaco.