Filippo Corridoni è una delle figure più complesse e affascinanti del primo Novecento italiano. Rivoluzionario appassionato, sindacalista soreliano, fine intellettuale, interventista convinto, l’uomo fu anticipatore di “nuove sintesi” politiche foriere di sviluppi teorico e pratici di indiscutibile portata storica. Non a caso, malgrado la morte prematura di Filippo nella trincea delle Frasche sopra Monfalcone, le sue idee hanno marcato le pagine più belle del sindacalismo fascista e, dal dopoguerra in poi, ispirato prima la Cisnal e oggi l’Ugl.
Importante e significativa quindi la scelta di presentare a Roma lunedì 23 aprile alle ore 18, nella sede confederale dell’Unione Generale del Lavoro, in via delle Botteghe Oscure 54, il bel libro “Corridoni” di Gennaro Malgieri, ottimo scrittore e brillante intelligenza anticonformista. All’incontro parteciperanno oltre all’autore, il Segretario Confederale dell’Ugl, Daniela Ballico, e interverrà Giuseppe del Ninno. Concluderà il Segretario Generale, Francesco Paolo Capone.
Sarà un’occasione non solo per rievocare una figura importante e un periodo storico decisivo, ma soprattutto per indagare l’attualità del pensiero corridoniano. Come ricorda infatti Malgieri, con Corridoni fece irruzione nello smantellamento della pratica marxista il decisionismo individualista che cercò di contagiare le classi affinché assumessero la responsabilità della partecipazione alla guida della Nazione. Un sindacalismo rivoluzionario inedito e un messaggio potente caratterizzati per l’originalità interpretativa e per la moralità con cui Filippo perseguì il suo scopo. Sino in fondo.