Finalmente l’Italia terragna e smemorata inizia a ricordare la sua storia marittima. Dopo la bella mostra di Trieste dedicata al Lloyd, la Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita “Arte sulle motonavi, il varo dell’Utopia”, una rassegna dedicata all’epoca dei transatlantici tricolori. Gli interni della grandi navi — veri capolavori della tecnica nazionale — , erano impreziositi da opere di altissimo livello, prestigiose “carte da visita” del made in Italy . Per esempio, sul Ponte Passeggiata del Raffaello, esteso da prua a poppa, si apriva il salone delle feste di prima classe, un grande bar, sale lettura e scrittura, un lido con piscina e veranda. E una galleria d’arte con opere di Leonor Fini,Guido Cadorin, Domenico Purificato e Orfeo Tamburi.
E ancora. Gli interni del lussuoso Conte Biancamano, costruito nel 192, per la compagnia di navigazione genovese Lloyd Sabaudo, furono progettati inizialmente da un archistar dell’epoca, Adolfo Coppedé. La nave fu poi riallestita, dopo la Seconda Guerra Mondiale, da dieci artisti (pittori, scultori e decoratori) tra cui Massimo Campigli, Giò Ponti, Marcello Mascherini e Mario Sironi. Del grande pittore sardo si può ammirare un bellissimo arazzo a filo di lana (prodotto dalla storica Manifattura italiana tappeti artistici) che fu collocato nella parete di fondo della sala di soggiorno di prima classe progettata da Gustavo Pulitzer. Da vedere.
Arte sulle Motonavi, il Varo dell’Utopia
Sino all’8 gennaio 2017
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma