Nonostante la diffiicile situazione economica, la Grecia ha deciso di riarmarsi. Ua risposta obbligata alla crescente aggressività della Turchia di Erdogan. Il ministro della Difesa greco, Nikos Panagiotopoulos, ha confermato che 84 cacciabombardieri F-16C/D Block 52+/Block 52 Advanced in servizio verranno aggiornati entro il 2027 alla versione Viper Block 70/72 ad alta tecnologia. Saranno revisionati radicalmente anche i 42 caccia Mirage 2000 in servizio nell’Aeronautica che completa la sua forza da combattimento con 34 F-4E (Peae Icarus 2000) Phantom II ammodernati all’inizio del millennio dalla tedesca DASA con la Hellenic Aerospace Industries.

Ma la vera notizia è la decisione ellenica di Grecia acquisire da Lockheed Martin 24 velivoli F-35A per un costo totale di 3 miliardi di dollari. Il ministro ha stimato che le consegne degli F-35A possano avere inizio dopo il 2024 (destinati a rimpiazzare parte degli F-16 più vecchi Block 30/50 o gli ormai decrepiti Phantom II) e ha aggiunto che l’acquisizione del velivolo è stata chiesta dalla Grecia nel tentativo di raggiungere la “superiorità aerea sulla Turchia”.