I nostalgici dell’odio e del filo spinato non demordono. Sabato 14 giugno, alle 21, “ignoti” hanno lanciato una bomba incendiaria contro la sede romana dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in via Frateli Reiss Romoli 19. I “nuovi partigiani” hanno fortunatamente “sbagliato” finestra e quindi l’incendio si è propagato solo nel bagno. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha consentito un rapido spegnimento delle fiamme.
Oltre ai danni materiali, tutto sommato limitati, l’atto viene giudicato “di estrema gravità, sia per i suoi significati simbolici, sia perché vi è stato l’oggettivo rischio di inccendio di tutta la sede con il prezioso materiale documentario. È stata solo la fortuna – spiega una nota dell’Associazione – a far sì che un abitante abbia visto il fumo e abbia chiamato subito i pompieri. In ogni caso la sede sarà per molto tempo inagibile data la presenza dei vapori tossici dell’incendio”.
L’attentato segue i numerosi atti di vandalismo nei confronti della nuova Casa del Ricordo dell’esodo giuliano-dalmata a Roma e i continui danneggiamenti ai monumenti alle foibe e all’esodo presenti nella capitale.