Il vento della Mitteleuropa torna a soffiare forte. Ieri il capo del governo ungherese, Viktor Orbán si è recato a Vienna per il suo primo incontro ufficiale con il nuovo cancelliere Sebastian Kurz. Sceso dal treno, Orban si è recato nel palazzo della cancelleria per un lungo colloquio. Nella conferenza stampa che è seguita Kurz ha riferito di aver affrontato con il collega ungherese temi economici e questioni che riguardano l’Ue, in particolare quelli dell’immigrazione illegale, che va fermata per garantire la sicurezza all’Europa. La piena intesa tra Vienna e Budapest è stata confermata da Kurz che ha ribadito l’impegno congiunto nel controllo dei confini orientali.
Orbán, in piena sintonia con il giovane cancelliere, è tornato sulla questione profughi. L’Ungheria e l’Austria – ha detto – hanno fatto molto per chiudere la rotta balcanica. Bloccare questa “migrazione di popoli” è necessario per difendere la propria cultura e quella dell’Europa e “salvaguardare le proprie radici cristiane”.
Succesivamente il leader magiaro ha avuto un breve incontro con il vescovo di Vienna, cardinale Christoph Schönborn, e con l’ex cancelliere Wolfgang Schüssel. Nel tardo pomeriggio, infine, il capo di governo ungherese ha ricevuto nella sede dell’ambasciata del suo Paese il vicecancelliere Heinz-Christian Strache e il ministro per le infrastrutture Norbert Hofer, entrambi dell’Fpö.