• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 18 Agosto 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Europae

I Balcani sono vicini. E restano una polveriera

di Clemente Ultimo
30 Aprile 2017
in Europae, Home
0
I Balcani sono vicini. E restano una polveriera
       

 

 

 

I violenti scontri all’interno del parlamento di Skopje (nella foto) – con il ferimento di un centinaio di persone tra deputati, manifestanti e poliziotti – hanno riportato l’attenzione, seppur in maniera fugace, sulla complessa realtà balcanica. Una realtà attraversata da numerose tensioni: difficile convivenza di diversi gruppi etnici all’interno di compagini statuali deboli, spinte nazionalistiche mai sopite, radicalizzazione delle componenti islamiche, presenza di veri e propri “stati-mafia”. Una situazione che definire complessa appare riduttivo. Eppure, salvo qualche sporadico richiamo sui mezzi d’informazione italiani, queste vicende destano poca attenzione nel Belpaese, che pure ai Balcani dovrebbe guardare con grande attenzione.

Gli scontri di Skopje portano alla ribalta la mai sopita tensione tra la componente slava e quella albanese della Macedonia, un paese già teatro di un tentativo di “esportazione” dell’insurrezione indipendentista dell’Uck, la milizia albanese protagonista della guerra in Kosovo. A quegli scontri è seguita una fragile pace, più volte sull’orlo di cedere dinanzi alle spinte nazionaliste. Ora a far detonare le tensioni il coinvolgimento del partito albanese nella nuova maggioranza di governo con i socialisti. E, soprattutto, l’ingerenza – denunciata dai nazionalisti macedoni – dei governi di Tirana e Pristina nella definizione della piattaforma politica del governo che dovrebbe nascere dall’intesa dei parti albanesi e della sinistra macedone. Ipotesi ancora da confermare quella di una “consultazione” delle due capitali albanesi, anche se contatti informali ci sarebbero stati in queste settimane. Contatti sufficienti ad agitare lo spettro della Grande Albania, ipotesi che mette in allarme non solo la Macedonia, ma anche la Serbia.

Qui l’elezione alla presidenza di Aleksandar Vučić se da un lato ha fugato i timori delle cancellerie europee per una possibile vittoria dei nazionalisti, dall’altro non ha portato a reali passi in avanti verso la risoluzione del problema Kosovo. Belgrado non ha mai riconosciuto l’indipendenza della regione (così come diversi altri paesi europei) ed oggi Mitrovica resta di fatto l’unica città d’Europa – insieme alla cipriota Nicosia – ad essere divisa in due.

Il nuovo protagonismo delle due “Albanie” – forti della tutela statunitense e della benevola comprensione dell’Unione Europea -, un protagonismo dalle forti tinte nazionaliste in special modo in quel di Pristina, è uno dei fattori di destabilizzazione della regione. Insieme alle mai sopite tensioni interne alla Bosnia federale. Un paese, questo, che sembra restare insieme più per le pressioni della comunità internazionale che per la volontà dei suoi abitanti: la Repubblica Serba di Bosnia e la Federazione Croato-mussulmana sembrano vivere una vita a sé, più che componenti di un’unica realtà statuale.

Tensioni agitano anche il piccolo Montenegro, paese il cui ingresso nella Nato è ormai imminente. Una scelta che alimenta la contrapposizione tra quella parte della popolazione che avverte ancora forte il legame con la Serbia e la Russia, nella scia di un’antica tradizione panslava ed ortodossa, e quanti guardano all’avvicinamento all’Europa ed agli Usa come una tappa necessaria. Ma difficilmente i problemi del Montenegro – corruzione, criminalità, economia illegale – troveranno rapida soluzione, anche con questa svolta filo-occidentale.

Come se tutto questo non fosse sufficiente a disegnare un quadro complesso, ed a tratti preoccupante, altri due elementi concorrono ad alimentare l’instabilità balcanica: la pressione esercitata dagli immigrati che tentano di attraversare la regione per raggiungere i paesi dell’Europa centro-settentrionale e la crescente presenza di gruppi radicali islamici nelle comunità mussulmane di Bosnia ed Albania. Un fenomeno, quest’ultimo, evidenziato più volte negli ultimi tempi dai servizi di sicurezza europei. Una realtà che, in qualche caso, per motivi di opportunità politica si è preferito fingere di non vedere.

Insomma, di Balcani l’Europa dovrà continuare ad occuparsi a lungo. Sperando di non doverlo fare a breve per il degenerare di una delle tante crisi più o meno latenti nella regione.

Tags: AlbaniaBalcaniKosovoMacedoniaRussiaSerbia
Articolo precedente

Saluti romani a Campo X°. Alla faccia di Sala, Minniti e dell’Anpi

Prossimo articolo

Marine si allea con i gollisti sovranisti e rallenta sull’euro. E la nipote apre a Grillo

Clemente Ultimo

Correlati Articoli

Nagorno Karabakh, gli azeri riprendono a sparare e provocare. Intanto l’Occidente tace
Estera

Nagorno Karabakh, gli azeri riprendono a sparare e provocare. Intanto l’Occidente tace

di Clemente Ultimo
4 Agosto 2022
0

Da questa mattina si susseguono attacchi con droni e lanciagranate contro le posizioni delle forze armene lungo la linea di...

Leggi tutto
La Cina è troppo vicina. A proposito di guerre inutili e veri nemici

La Cina è troppo vicina. A proposito di guerre inutili e veri nemici

3 Agosto 2022
Dall’Iran nuovi droni per Mosca. La guerra continua e gli americani iniziano a preoccuparsi

Dall’Iran nuovi droni per Mosca. La guerra continua e gli americani iniziano a preoccuparsi

30 Luglio 2022
Guerre economiche/ Gazprom riduce le forniture all’Europa. Aspettando l’inizio della trattativa

Guerre economiche/ Gazprom riduce le forniture all’Europa. Aspettando l’inizio della trattativa

27 Luglio 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Marine si allea con i gollisti sovranisti e rallenta sull’euro. E la nipote apre a Grillo

Marine si allea con i gollisti sovranisti e rallenta sull'euro. E la nipote apre a Grillo

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Elezioni/ Cambia il governo? Per il mare e per i marittimi non cambierà niente

Elezioni/ Cambia il governo? Per il mare e per i marittimi non cambierà niente

17 Agosto 2022
Tutto va bene, madama la marchesa. Finte narrazioni e tante bugie per nascondere la crisi

Tutto va bene, madama la marchesa. Finte narrazioni e tante bugie per nascondere la crisi

17 Agosto 2022
Britpop/ Dal Galles gli Stereophonics continuano a stupire

Britpop/ Dal Galles gli Stereophonics continuano a stupire

13 Agosto 2022
Questa volta il centrodestra non dimentichi la cultura e la bellezza. L’appello di Sgarbi e Giubilei

Questa volta il centrodestra non dimentichi la cultura e la bellezza. L’appello di Sgarbi e Giubilei

13 Agosto 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In