La città di Bergamo si appresta a cambiare d’abito, in occasione del primo festival dedicato esclusivamente alla tecnica artistica dell’acquerello, nell’ambito dell’illustrazione. Nelle giornate del 25 e del 26 settembre, presso le cornici dell’Accademia Carrara, dell’Ex Carcere di Sant’Agata, del Circolino di Città Alta, dell’Orto Botanico, del Teatro di Sant’Andrea e del Seminarino, si ritroveranno alcuni tra i più noti e apprezzati professionisti del settore, promuovendo, mediante incontri, mostre e dimostrazioni, la conoscenza di un ramo della pittura ancora tutto da scoprire e da valorizzare, dal fascino elegante e discreto. Un progetto che conferisce sostanza all’idea artistica, realizzando produzioni di altissima qualità, grazie alla lucida follia di uomini e donne profondamente innamorati della massima picassesca: “La pittura è solo un altro modo di tenere un diario”.
L’arte che non si ripiega, quindi, su se stessa, e che non divorzia dal suo intento originario, cioè quello di suscitare pensiero e sentimento, coniugando le differenti istanze del piacere fisico e intellettuale. Storie ad Acquerello è un progetto ambizioso che nasce da lontano, dalla passione e dalla determinazione di Laura Cortinovis, insegnante, illustratrice e autrice di libri per l’infanzia, coadiuvata dall’associazione Spazio Cam e dallo store online MomArte.
Il sogno concretissimo di Laura Cortinovis prenderà forma in una due giorni all’insegna del bello, trasmesso mediante forme narrative e dialogiche, racconti ed esplorazioni tecniche, storie di uomini soliti accarezzare il mondo con le setole dei loro pennelli. Demiurghi contemporanei, plasmatori del tempo e della materia.
Un evento che ospiterà brillanti illustratori come Giovanna Manna e Alessandro Sanna, nonché autrici di pregio come Giusi Quarenghi, figure che si sono distinte ottenendo prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio Andersen, assegnato annualmente alle migliori produzioni editoriali riguardanti la letteratura per ragazzi.
Non vi è dubbio alcuno, l’“imparare a vedere è il tirocinio più lungo in tutte le arti”, recitava lo scrittore francese Edmond De Goncourt, ma non dimentichiamo, tuttavia, come nell’apprendere osservando, l’uomo affini se stesso, scorgendo prospettive di crescita e di sviluppo intrise di eternità.
Desiderare non è forse interrogare le stelle? Venite a Bergamo e lo scoprirete…