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Home L'Editoriale

I bimbi per imporre lo ius soli. Che vergogna…

di Andrea Tremaglia
2 Novembre 2017
in L'Editoriale
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I bimbi per imporre lo ius soli. Che vergogna…
       

 

Sulle ragioni per cui lo ius soli sarebbe una scelta sbagliata e puramente propagandistica si è già detto ed è chiaro che per compiacere qualche “no border”, si darebbe il via a un processo potenzialmente distruttivo per il concetto di cittadinanza.

Ancora più chiari i moventi dello ius soli risultano osservandone la propaganda. Capita infatti di vedere un video nel quale a dei bimbi, figli di immigrati, sono fatti leggere commenti più e meno beceri contrari allo ius soli, chiedendo poi loro un commento. E come dovrebbero commentare? Allo stesso modo, esistono una quantità di articoli che spiegano dettagliatamente e con passionalità ottocentesca quanto sarebbero cattivi quei razzisti di ultradestra che nel dire no allo ius soli dicono no ai volti angelici e innocenti di milioni di bambini. E se non danno, a questi energumeni anti ius soli, dei fascisti è forse solo perché memori di quel “faccetta nera / sarai romana / la tua bandiera / sarà sol quella italiana!” che renderebbe la cittadinanza agli africani orientali ormai punibile con la legge Fiano.

È grave constatare come tutta questa gente ritenga la cittadinanza qualcosa “contro” qualcuno. Figli dell’internazionalismo, abituati per riflesso pavloviano a ritenere le Nazioni, di nome e di fatto, patrie di ogni male moderno, per loro la questione è prettamente politica e nel senso deteriore. “Negare” a qualcuno la cittadinanza così diviene come negargli l’acqua o l’aria da respirare. Detto proprio da quelli per cui la cittadinanza serve a poco o a nulla, se non a prendere la tessera elettorale e votare quelli giusti. Perché che sia questo l’obiettivo è molto chiaro.

Ciò che però più infastidisce di questa campagna di propaganda fatta tirando di mezzo i bambini è che a muoverla siano gli stessi che passano le giornate ad apporre il bollino del populismo su qualsiasi espressione di pensiero a loro avviso di pancia o non razionale. È quindi razionale, serio e dignitoso sventolare come fantocci dei fanciulli per la propaganda allo ius soli? È razionale, serio e dignitoso discutere di una proposta di legge con bambini di 6 anni? Perché non fare anche un video per chiedergli un parere sulla legge elettorale o sul sistema pensionistico? Si dirà: perché (beati loro) non ne capiscono niente. Altrettanto niente, però, dimostrate di capirne voi.

Perchè la verità, cari intelligentoni, è che siete populisti anche voi, eccome, quando vi fa comodo. Trovate assolutamente giustificabile parlare alla pancia della gente, se è a vostro beneficio. Per voi il fine giustifica sempre e comunque i mezzi. Non ci sarebbe nulla di male, se almeno lo ammetteste: sì, usiamo i bambini per stringere il cuore a chi è così crudele da dire no allo ius soli. Sì, volgiamo usare ogni mezzo per la nostra propaganda. No, non guardiamo in faccia nessuno.

No, non è la vostra propaganda a infastidire, quanto la vostra ipocrisia, quella di chi dà degli sciacalli ai leader della destra se parlano degli sbarchi, per poi usare sul maxischermo ai convegni politici la maxifoto di un bambino affogato. Se lo fanno gli altri è disumano, se lo fate voi è una provocazione utile. Gli italiani, comunque, pensano da soli e meglio di quanto gli abbiate insegnato voi. L’ipocrisia è sempre più chiara, il rumore delle unghie sugli specchi sempre più netto e fastidioso.

Tags: ius solirazzismo
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