L’amore per le alte cime, per le imponenti vette, rivela un animo sensibile, capace di esperire il “sublime matematico” di cui parlava il grande filosofo Immanuel Kant: “Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne”. E quanto abbiamo bisogno oggi di riscoprirci piccoli, fragili, uomini in cammino tra le meraviglie del creato. Le cattedrali goticheggianti della natura sono testimonianze viventi di epoche lontanissime, manifestazioni di una grandezza che ci precede e ci spinge alla ricerca, al viaggio, alla scoperta di se stessi.
Destra.it consiglia di intraprendere questo percorso da Schilpario, un piccolo e grazioso paese della Val di Scalve, a 1135 m sul livello del mare, distante una settantina di chilometri da Bergamo. Un borgo letteralmente immerso in una lussureggiante abetaia, ideale per escursionisti, ciaspolatori, scialpinisti, ma anche per semplici amanti della natura, desiderosi di riempirsi occhi e polmoni di simili meraviglie. Schilpario offre innumerevoli e diversificate proposte ai suoi visitatori: si propone quale punto di partenza per raggiungere i rifugi Tagliaferri, Vivione, Campione, le cascate del Vò e l’altare druidico scalvino, dopo lunghe, ma stimolanti, camminate; vanta la presenza sul territorio di miniere di ferro visitabili, grazie anche all’abnegazione di guide appassionate ed esperte; prevede percorsi ciclabili o a cavallo e persino un palazzetto attrezzato per il pattinaggio.

Nei mesi estivi, il piccolo paese orobico si anima, arricchendosi di eventi culturali, proponendo presso la suggestiva Piazza dell’Orso, vero cuore pulsante del borgo, incontri culturali, improntati alla seria ricostruzione storica di vicende passate, legate alla memoria collettiva della valle. Sul territorio è possibile visitare interessanti e pregevoli musei: un museo dei minerali e dei fossili, un museo etnografico e un museo d’arte sacra. Di particolare pregio la chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Antonio da Padova, risalente al XVII secolo, che espone opere del Cifrondi e del Carpinoni.
E se dopo tutto questo peregrinare l’appetito dovesse sorprendere il viandante, non rimane che assaggiare la spalla di Schilpario, un insaccato tipico della zona, preparata artigianalmente dai macellai del posto, accompagnata preferibilmente da un’insalata di licheni e patate. La terra che diede i natali al celebre Angelo Mai, cardinale, teologo e filologo di fama mondiale, che rinvenne i frammenti ritenuti perduti de il De republica di Cicerone, attende impaziente di incontrarti e di accoglierti come amico e ospite gradito.