• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
domenica 5 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Campioni/ I primi quarant’anni di Francesca Schiavone, la “leonessa d’Italia”

di Fabio S. P. Iacono
26 Agosto 2020
in Home, Società&Tendenze
0
       

 

Francesca Schiavone ha compiuto quarant’anni all’inizio dell’estate. E’ stata la prima tennista italiana, e la terza (dopo Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta) tra gli italiani, ad aver vinto un torneo del Grande Slam nel singolare, insieme allo US Open 2015 vinto da Flavia Pennetta. E’ l’unica giocatrice italiana ad aver disputato due finali del Grande Slam, avendo raggiunto l’ultimo atto al Roland Garros anche nel 2011 (finale persa contro Na Li), nonché l’ultima tennista al mondo ad essersi aggiudicata un torneo del Grande Slam utilizzando il rovescio ad una mano.

Ha vinto ben otto tornei WTA in singolare e sette in doppio, battendo, durante il corso degli anni giocatrici del calibro Serena Williams, Caroline Wozniacki, Justine Henin, Amélie Mauresmo. È stata nº4 del mondo nel gennaio 2011 (posizione fino ad oggi più alta raggiunta da un’italiana, eguagliando Adriano Panatta tra gli uomini nell’era Open) grazie alla vittoria negli ottavi di finale degli Australian Open 2011 su Svetlana Kuznecova dopo 4 ore e 44 minuti di gioco: trattasi questa della partita più lunga di sempre nella storia del tennis femminile. È l’unica italiana ad avere raggiunto almeno i quarti di finale in singolare, e le semifinali in doppio, in tutte le prove del Grande Slam. Si è aggiudicata tre volte la Fed Cup con l’Italia nel 2006, 2009 e 2010. Nell’aprile 2010 ha vinto a Barcellona il suo terzo titolo, al termine di una finale contro la sua connazionale Roberta Vinci. Presentatasi al torneo femminile del Roland Garros 2010 da numero 17 del ranking, la Schiavone dopo aver sconfitto nei primi due turni Regina Kulikova (con difficoltà, essendo stata sotto di un break nel terzo set) e Sophie Ferguson, elimina al terzo la testa di serie n.11 Li Na e agli ottavi la numero 30, Marija Kirilenko, ai quarti di finale dove elimina la numero tre del mondo Caroline Wozniacki.

Approfitta del ritiro di Elena Dement’eva, che aveva perso il primo set 6-7 al Tie-break, diventando la prima donna italiana a raggiungere la finale di un torneo dello Slam, migliorando così il record femminile detenuto dalle semifinaliste Maud Rosenbaum (New York 1930), Annalisa Bossi (Parigi 1949) e Silvana Lazzarino (Parigi 1954), battendo in finale per 6-4 7-6 (7-2 al tie break) Samantha Stosur, Osaka; ha ritoccato il suo primato ed è divenuta la prima donna italiana a vincere un torneo dello Slam nonché la terza atleta in assoluto dopo Nicola Pietrangeli (vincitore a Parigi in due edizioni nel 1959 e 1960) e Adriano Panatta (ancora a Parigi, 1976).

Francesca è anche, nell’era-Open, la seconda più anziana vincitrice del primo Slam: ha vinto il torneo di Parigi all’età di 29 anni e 345 giorni, contro i 30 anni e 267 giorni della britannica Ann Haydon-Jones, campionessa a Wimbledon nel 1969. Ha stabilito inoltre un altro record, essendo la prima donna fuori dalle prime dieci del ranking ad aver vinto il Roland Garros, nell’era-Open, dal 1933. La vittoria le ha permesso di salire 11 posizioni nella classifica di merito WTA, e di attestarsi al numero 6 a partire dal 7 giugno 2010. Dopo la vittoria a Parigi la milanese viene subito eliminata da Sorana Cîrstea al primo turno il 15 giugno sull’erba di Eastbourne e la settimana successiva, di nuovo al primo turno, a Wimbledon, dove perde dalla russa Vera Duševina per 6-7 7-5, 6-1. Nel mese successivo non partecipa a nessun torneo. A luglio a Istanbul è testa di serie n.1, ma viene eliminata al secondo turno 6-4 6-2 con l’inglese Elena Baltacha. Idem a Cincinnati contro Elena Vesnina. A Montréal passa due turni, con Ekaterina Makarova e una Dinara Safina, ma scende al numero 70 del mondo, nei quarti viene eliminata da Caroline Wozniacki. A settembre 2010 partecipa agli US Open a Flushing Meadows, dove giunge ai quarti di finale senza perdere un set, prima di essere sconfitta 7-6 6-4 dalla numero 3 del seeding Venus Williams in una serata caratterizzata dal vento che penalizzerà il suo gioco fatto di volée, palle corte e tagliate.

Per altro, la sconfitta subita in questa occasione è l’ottava su otto partite giocate contro la ex numero 1 del mondo. Di quest’edizione dello Slam americano, rimarrà però nella memoria collettiva il colpo sotto le gambe realizzato contro Al’ona Bondarenko nell’incontro di terzo turno, sul punteggio di 6-1 4-5 e servizio Schiavone. Al torneo di Tokyo, arriva in semifinale, dove perde di misura 6-4 7-5 contro Elena Dement’eva. In virtù dei risultati di settembre e ottobre, il 4 ottobre 2010 migliora il suo ranking nella classifica WTA (da tre mesi è stabilmente numero 8) e riconquista per la seconda volta la posizione numero 6 tra le prime dieci al mondo. Il 7 ottobre 2010 per effetto della semifinale di Tokyo e dei quarti di finale di Pechino, si qualifica per il Masters di fine anno, in programma a Doha tra il 26 e il 31 ottobre.

Diventa la terza italiana a raggiungere tale obiettivo, dopo Raffaella Reggi nel 1986, 1987 e 1989, e Silvia Farina nel 2001 e 2002. È però la prima a qualificarsi con l’attuale formula del Masters a 8 partecipanti suddivise in due gironi invece delle 16 con eliminazione diretta. Nel Masters di Doha, tuttavia, Francesca non riesce ad andare al di là del girone. Nel gruppo di Caroline Wozniacki, Elena Dement’eva e Samantha Stosur, perde proprio da quest’ultima il primo incontro. Sul 4-0 la milanese si fa rimontare e perde il primo set, e successivamente anche la partita per 6-4 6-4. Contro la Wozniacki, la Schiavone gioca bene, vince il primo parziale 6-3, perdendo poi 6-1 6-1. Alla fine arriva la vittoria di consolazione contro Elena Dement’eva per 6-4 6-2, in quello che è stato l’ultima partita della carriera della russa. Quest’ultima ha poi affermato di non aver detto all’avversaria che quello sarebbe stato il suo ultimo match allo scopo di non falsare in qualche modo il suo rendimento in partita.

Il 2010 le riserva la finale di Fed Cup a San Diego. Nel singolare d’apertura supera Coco Vandeweghe, schierata a sorpresa da Mary Joe Fernández, per 6-2 6-4, ma il giorno dopo, l’incontro che dovrebbe dare la vittoria decisiva all’Italia, si rivela invece una palude sportiva contro Melanie Oudin, che gioca una partita di qualità, in un anno fino ad allora mediocre e vince 6-3 6-1. L’Italia, grazie alla decisiva vittoria di Flavia Pennetta, porta a casa la coppa per la terza volta in cinque anni. Sul finire dell’estate di due anni fa, per mezzo di una conferenza stampa a New York, ha annunciato il ritiro dal tennis e l’intento di intraprendere la carriera in qualità di allenatrice. Recentemente la “leonessa d’Italia” ha combattuto e vinto un brutto male.

Tags: Francesca Schiavonesporttennis
Articolo precedente

Le ferite di Amatrice, quattro anni dopo il disastro

Prossimo articolo

La Destra del NO 3/ Un referendum bidone contro la democrazia rappresentativa

Fabio S. P. Iacono

Conservatore dei Beni Culturali e Geopolitici d'Europa e d'Occidente di origini greco-romane e normanne. Ha pubblicato le seguenti opere: "Il sole dietro il sipario" (Sovigliana Vinci 1990), in seguito non riconosciuta; "Nostalgia iperborea" (Melegnano 1999); "Antologia uranica" (Modica 2003); "L'occhio siderale 2003-2004" (Modica 2005); "l'occhio siderale 2005-2008" (Modica 2009); "L'Occidente tra dissoluzione e disgregazione. Quale ricomposizione etica, politica ed economica?" (Accademia Nazionale della Politica Ragusa 2012); "L'occhio siderale 2009-2014" (Fondazione Grimaldi Modica 2014); "Il cigno reale" (Sulmona 2017); "Assemblage" (Romagnano al monte 2019); "Orientamenti dell'aquila" (Romagnano al monte 2021) e "Il Centro Polare Artico 1999-2022" (Romagnano al Monte 2023). E' stato corrispondente e inviato per Teleiblea, ha scritto per Il Conservatore.com e per Nazione Futura.it, scrive anche per Oltre la Linea.news, KulturaEuropa.eu ed EreticaMente.net.

Correlati Articoli

Qatar, i Mondiali dello sfruttamento e dell’ipocrisia
Home

Qatar, i Mondiali dello sfruttamento e dell’ipocrisia

di Domenico Bonvegna
21 Novembre 2022
0

“Va considerato un bene non partecipare a quella che passerà alla storia la Coppa del Mondo della corruzione, del terrorismo...

Leggi tutto
Uno storico derby: lo spettacolo di Milan-Monza

Uno storico derby: lo spettacolo di Milan-Monza

25 Ottobre 2022
Follie woke/ Quanto è forte Paola Egonu….

Follie woke/ Quanto è forte Paola Egonu….

14 Ottobre 2022
Tennis/ È nata una stella. Lorenzo Musetti vince ad Amburgo

Tennis/ È nata una stella. Lorenzo Musetti vince ad Amburgo

25 Luglio 2022
Carica altro
Prossimo articolo

La Destra del NO 3/ Un referendum bidone contro la democrazia rappresentativa

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

5 Febbraio 2023
Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

5 Febbraio 2023
Milano/ L’ossimoro Sala, il compagno sindaco che piace solo ai ricchi

Milano/ L’ossimoro Sala, il compagno sindaco che piace solo ai ricchi

5 Febbraio 2023
Carletto Calenda bocciato in geografia (e non solo)

Carletto Calenda bocciato in geografia (e non solo)

4 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In