Matteo Berrettini si conferma campione all’ATP 500 del Queen’s, risanato e vincente dopo l’operazione chirurgica. Si tratta di un rientro in grande stile dopo tre mesi di stop a causa dell’intervento alla mano destra. Il gigante di Roma ha piegato in finale il serbo Filip Krajinovic, n. 48 della classifica mondiale: 7-5, 6-4 il risultato in un’ora e 34 minuti. Berrettini ha dominato il match. L’azzurro è stato sempre comcentrato e lucido nei passaggi chiave come accaduto tra il quinto e il sesto game del primo set, evideenziando il controllo e la sua superiorità sul serbo.
Berrettini, alla quinta palla break guadagnata nella fase iniziale, riesce a strappare il servizio a Krajinovic. Il serbo, però, effettua immediatamente il controbreak. Nonostante ciò il romano mantiene i nervi saldi e dal 5-4 in favore dell’avversario vince tre game consecutivi, portando a casa il primo parziale in 54 minuti. Ben più rapido è il secondo set dove Berrettini sale di colpi e converte l’unica palla break del parziale, guadagnata nel quinto game. Krajinovic prova a giocare a braccio sciolto per riaprire l’incontro, ma senza successo. Berrettini, in lacrime alla fine del match, si è lasciato andare a un lungo abbraccio con il padre Luca, volato a Londra per seguire la finale.
“Sto provando tante emozioni, vincere due tornei dopo un infortunio è l’ultima cosa che mi sarei aspettato, ha spiegato Berrettini durante la premiazione, grazie al mio team, va dato merito a loro”. L’azzurro diventa così l’ottavo giocatore in grado di vincere il torneo londinese per due anni di fila: “Ogni volta che cammino al Queen’s vedo i nomi dei campioni del passato, ha aggiunto, sapere che adesso ci sarà il mio nome per due volte su quelle pareti è una grande emozione. Questo non è un torneo di preparazione a Wimbledon, questo è il Queen’s, uno dei tornei più prestigiosi del circuito. Dalla prossima settimana cambierà l’obiettivo”. Per il 26enne tennista romano è il settimo titolo ATP in carriera, il quarto su erba.
Tra gli italiani, nell’era open, solo Fognini (9) e Panatta (10) hanno fatto meglio. Era dal 2001, inoltre, che un tennista non vinceva due tornei su erba prima di Wimbledon. In quel caso c’erano riusciti Thomas Johansson e Lleyton Hewitt. Proprio l’australiano è uno dei giocatori che ha vinto il Queen’s per due anni di fila. Alla lista dei “back-to-back champions” si è così aggiunto anche Berrettini, insieme a mostri sacri del tennis del calibro di Becker e McEnroe. Un biglietto da visita ideale per l’azzurro che ha vinto 33 partite su 39 giocate su erba. Matteo Berrettini è di diritto tra i favoriti del prossimo “Slam” di Wimbledon, dove lo scorso anno, primo italiano nella storia del tennis, si è fermato solo in finale battuto dal n°1 del mondo di ieri connazionale di Krajinovic, oggi n°3 Novak Đoković.