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Home Penna Pellicola Palco

Capire la Cina per salvare l’Occidente. Il nuovo libro di Federico Rampini

di Vincenzo Pacifici
24 Novembre 2021
in Penna Pellicola Palco
0
Capire la Cina per salvare l’Occidente. Il nuovo libro di Federico Rampini
       

Debbo le mie scuse all’autore: ho equivocato sul sottotitolo del volume. Pensavo che fosse più dotto ed accettabile il verbo “combattere”, e quello, solo apparentemente, amico, utilizzato, “capire”.

Il volume è ampio (il testo, suddiviso in 12 capitoli, una introduzione ed un epilogo, supera di poco le 300 pagine), fitto, denso per il suo contenuto, per le sue riflessioni non solo sulla Cina ma sul mondo intero, collegato e condizionato.

Sin dalle prime righe viene colto il significato cruciale, il nodo decisivo: “questo libro – avverte Rampini – è un viaggio nel grande paradosso di una sfida planetaria. Vi racconto una faccia della Cina troppo nascosta e inquietante, che l’elite occidentale [devono intendersi i governi] ha deciso di non vedere”. E’ impossibile tracciare un’analisi minuta e particolareggiata, cui va preferita una lettura definita sui momenti salienti e cruciali. E’ condotto un parallelo tra America e Cina, in cui la prima, risultato fallimentare delle tante amministrazioni inopportunamente osannate nella servile Europa, “è ormai sempre più simile ad un mosaico di minoranze culturalmente in guerra tra loro”.

La seconda è invece una società dove il ceppo Han è il 92 per cento della popolazione nazionale, come tale è anche un quinto della popolazione mondiale. Non possono poi sfuggire e vanno tenuti ben alti “i tanti punti di convergenza fra la propaganda di Pechino e il pensiero della sinistra politically correct che dilaga nei campus universitari americani”. Rampini coglie per il mondo occidentale una lezione basilare sugli obiettivi perseguiti a proposito di Hong Kong, in cui si vogliono estirpare i valori del nostro mondo e creare un Uomo Nuovo, un Homo sinesi del terzo millennio, plasmato sul modello confuciano-comunista, che guarda l’Occidente, come una civiltà in disarmo”.

E’ interessante ed utile la definizione, che la dice lunga sulla realtà anche occidentale, dei “sordomuti”, con cui vengono identificati i capitalisti, a cominciare dal fondatore di Alibaba, il quale – ad avviso dell’autore del volume – ha capito che “la grande ricchezza esplosa nella Cina postmaoista è un fenomeno troppo recente e spesso ha origini sospette”.

Per Rampini l’uomo forte di Pechino ha la prova che l’Occidente, nella sua interezza [copriamo con un pietoso silenzio l’Europa] “abbaia ma non morde. Abbaia sempre più flebilmente, peraltro”.

Opportuna e centrata per le sue tante implicazioni è la domanda rivolta da Rampini: “Davvero oggi siamo diventati tutti ambientalisti? Da Xi Jinping a Poe Biden, da Jack Ma a Jeff Bezos, i potenti della terra hanno in comune un nuovo Vangelo: la sostenibilità. Leader politici che continuano ad autorizzare la costruzione di nuove centrali o chief executive di multinazionali dall’impatto ambientale distruttivo abbracciano la retorica dell’emergenza climatica”. Ad un’altra riflessione va espresso il più vivo riguardo: “La tragica parentesi Covid ha provocato un’accelerazione nell’ascesa di Pechino. Mentre l’Occidente [debole, reverente e servile] si fermava, stremato, l’economia della tigre a ripreso a correre. Ha esportato più di prima. Ha allungato il passo nelle tecnologie avanzate. Ha attirato ancora più capitali esteri. Ha allargato la sua sfera d’influenza”.

Le ultime righe del volume contengono un pesante ammonimento purtroppo inascoltato sulle debolezze, sull’ignavia e sull’inconcludenza dell’Occidente e della nostra Europa: “La tragica vicenda di Hong Kong potrebbe insegnarci qualcosa. E’ un segnale d’allarme in molte direzioni. Xi ha distrutto quella piccola oasi di uno Stato di diritto, e non sta pagando alcun prezzo. A garantirgli l’impunità non ci sono solo i nostri Trenta Tiranni, cioè le nostre multinazionali e grandi banche per le quali pecunia non olet. Anche nella società civile, nei mezzi d’informazione, tra gli intellettuali e tra i giovani, tanti pensano che i “valori dell’Occidente” siano un’espressione ipocrita, un mito da sfatare, un’impostura da smascherare”.   

FEDERICO RAMPINI, Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l’Occidente, Milano, Mondadori, 2021, pp.320. €20,00.  

Tags: CinaFederico Rampini
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