Né Sturzo, né De Gasperi, il maitre à penser di Casini e soci si chiama Franco Battiato. E’ la continua e costante ricerca di un centro di gravità permanente, infatti, ad ispirare le mosse del Pierfurby nazionale. Sempre pronto a prendere con grande decisione una posizione tanto netta da potere essere ribaltata e rimangiata in men che non si dica, il leader del Terzo polo non si è smentito nemmeno lo scorso week-end. “Non potevamo pensare che Monti avesse la bacchetta magica. Berlusconi è uscito dal governo, ma non sono usciti i problemi. Sarebbe stato troppo facile” – ha sentenziato Casini venerdì scorso al termine dell’ennesimo pomeriggio di paura per le Borse europee – . “Pensare che arrivato Monti lo spread calasse significa essere incauti. Tra l’altro – ha concluso – c’è una crisi europea che sta coinvolgendo tutti, compresa la Francia”. Una affermazione equilibrata, onesta, di buon senso, si dirà. Peccato che questa dichiarazione conferma quanto impegnativa sia e sarà ancora la ricerca del sopra citato “centro di gravità”.Infatti appena due settimane prima, il leader dell’Udc aveva detto:”Se nascesse un governo guidato da Monti lo spread si ridurrebbe. E’ uno degli uomini più stimati, sono convinto che si possano fare anche misure impopolari”. Bisogna però ammettere che se le idee di Casini pencolano da una parte all’altra, almeno per un buon cinquanta per cento le sue doti divinatorie funzionano. Sì, perché è vero che lo spread con Monti non è calato, ma in compenso le misure impopolari il governo le proporrà davvero.
Sotto le carte di Giorgetti, il nulla postdemocratico
Se le scelte di politica economica dovessero essere orientate sulla ridda di previsioni, rating, dichiarazioni, sul ginepraio di commenti su media...
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