Alessandro Sallusti è stato assolto dall’accusa di evasione. E’ quanto ha deciso il giudice Gaetano La Rocca. Il direttore del Giornale era accusato di aver lasciato i domiciliari dove stava scontando la condanna per diffamazione a 14 mesi di carcere. Si è concluso così stamattina il processo per direttissima – tenutosi a porte chiuse – a carico del giornalista. Dopo l’arresto, Sallusti si era impegnato a rispettare le prescrizioni della procura definendo l’evasione un gesto simbolico.
Quando il giudice lo ha assolto dall’accusa di essere evaso dai domiciliari, Sallusti è apparso commosso. «È stato assolto perché il fatto non sussiste, non avendo violato la norma perché non è mai uscito dal raggio di vigilanza della polizia» ha sottolineato il suo legale, il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, al termine del processo. Il pm aveva chiesto la condanna a 6 mesi e 20 giorni, invece il giudice ha accolto la tesi della difesa.
«L’assoluzione fa decadere la sospensione dall’Ordine dei Giornalisti» ha precisato La Russa, sottolineando che resta per il giornalista la condanna a 14 mesi per diffamazione da scontare ai domiciliari a casa della compagna, Daniela Santanchè. Alcuni parlamentari stanno promuovendo una raccolta di firme per chiedere la grazia al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La raccolta firme è stata promossa dal capo ufficio stampa del Pdl, Luca D’Alessandro.