• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 6 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

Caso Soumahoro. Quando il “principe” cerca la cassa…

di Gian Micalessin
27 Novembre 2022
in L'Editoriale
0
Caso Soumahoro. Quando il “principe” cerca la cassa…
       

Lui, nel suo piccolo, si è trasformato da difensore dei reietti in capobastone prima e deputato poi.  Ma non c’è da stupirsi. Nella grande madre  Africa, da cui anche Aboubakar Soumahoro proviene, il percorso da paladino degli ultimi a incallito cleptocrate è la norma. Pensate a Robert Mugabe in Zimbawe, a Meles Zenawi in Etiopia, a Paul Kagame in Rwanda o a Isaias Afwerki in Eritrea. Le loro storie  sono segnate da  percorsi comuni. Iniziano con una spassionata lotta in difesa del popolo e si trasformano in un’altrettanto appassionata difesa delle ricchezze sottratte a quello  stesso  popolo.

La parabola dell’onorevole Souhamoro dunque  non sorprende. Stupisce semmai che si sia potuta riprodurre nel nostro paese. Ma di questo dobbiamo ringraziare le “elite”  buoniste e di sinistra  decise a imporci  l’utopia di un’accoglienza senza limiti e controlli. Per capirlo partiamo dal paradigma africano. Dietro la parabola di tanti dittatori vi sono due ragioni.  La prima è rappresentata dalle immense e attraenti ricchezze naturali di tante nazioni. La seconda  da sistemi istituzionali approssimativi dove i leader non sono soggetti, come nelle democrazie occidentali,  a complessi sistemi di  controllo  determinati dalla  precisa divisione dei poteri.

I problemi delle  giovani nazioni africane rivivono purtroppo  nel  nebuloso sistema dell’accoglienza messo in piedi in Italia  da Pd e cooperative  di sinistra. Un sistema dove abbondanti  risorse pubbliche sfuggono al controllo di governo e  istituzioni. La moglie dell’onorevole Sumahoro si è ritrovata a gestire, nell’arco di 18 anni,  un capitale di circa cinque milioni e mezzo di euro  assegnategli grazie a procedure senza gare e senza controlli. Origini e motivi di queste carenze vanno ricercate nell’atto iniziale del fenomeno migratorio  ovvero  negli sbarchi  gestiti non dalle nostre istituzioni, ma dai trafficanti di uomini  o dalle navi delle Ong.

In entrambi i casi l’obbiettivo  è far sbarcare il maggior numero di persone possibile. Questo garantisce maggiori incassi non solo ai  trafficanti, ma anche  alle Ong pronte a esibire i numeri dei migranti “salvati” per far leva sul buon cuore dei donatori. Quel che non interessa a nessuno è invece il futuro di questi disgraziati.  Abbandonati in un universo privo di norme e di controlli  i migranti,  primi fra tutti quelli irregolari, si trasformano in risorse alla mercé di cooperative o di sfruttatori. Le prime sono  interessate ad accoglierne quanti più possibile per moltiplicare i contributi incassati a fine mese. I secondi  puntano a utilizzarli  in grande quantità  per  offrire manodopera a bassissimo costo sul fronte del lavoro nero. 

In tutto questo, lo dimostrano le vicende del clan Sumahoro, i controlli di governo,  istituzioni e forze dell’ordine sono talmente rarefatti da risultare assenti.  La  mancanza di regole che caratterizza la gestione della galassia migratoria italiana finisce con il ricordare, insomma, la fragilità istituzionale di quei paesi africani dove  spregiudicati cleptocrati hanno facile gioco nel trasformare in beni personali le risorse nazionali. Soumahoro, insomma, si è semplicemente comportato come avrebbe fatto nella sua Africa. E ha  potuto farlo grazie alla compiacenza di un Pd e di una sinistra che partendo dalla pretesa di salvare i migranti dalle tragedie africane  finisce, invece, con il riprodurre  gli schemi di quelle tragedie all’interno della nostra società.

Tags: Aboubakar SoumahoroAfricaimmigrazione clandestinaPartito Democratico
Articolo precedente

“Pensiero sindacale”, l’UGL presenta la nuova collana editoriale

Prossimo articolo

Allarme narcomafie in Francia e Benelux. La guerra delle piattaforme

Gian Micalessin

Correlati Articoli

Somalia/ Il governo di Mogadiscio riprende il controllo delle regioni centrali
Estera

Somalia/ Il governo di Mogadiscio riprende il controllo delle regioni centrali

di Clemente Ultimo
28 Gennaio 2023
0

Il nuovo anno in Somalia si è aperto con interessanti novità – soprattutto in prospettiva – sul piano militare: l’offensiva...

Leggi tutto
Ciao PD. Eutanasia di un ex partito di potere

Ciao PD. Eutanasia di un ex partito di potere

18 Gennaio 2023
Belgio/ Bruxelles invasa dai clandestini. Il silenzio imbarazzato del governo

Belgio/ Bruxelles invasa dai clandestini. Il silenzio imbarazzato del governo

5 Gennaio 2023
Guerre dimenticate/ Il Congo sanguina ma il mondo tace

Guerre dimenticate/ Il Congo sanguina ma il mondo tace

29 Dicembre 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Allarme narcomafie in Francia e Benelux. La guerra delle piattaforme

Allarme narcomafie in Francia e Benelux. La guerra delle piattaforme

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

6 Febbraio 2023
Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

6 Febbraio 2023
Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

5 Febbraio 2023
Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

5 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In