Dopo aver bloccato i collegamenti stradali tra il Nagorno Karabakh e l’Armenia, questo pomeriggio gli azeri hanno tagliato le forniture di gas alla Repubblica di Artsakh.
All’indomani del conflitto dell’autunno 2020 – quando gli armeni dell’Artsakh sono stati costretti a cedere agli azeri circa il 50% del territorio conquistato dopo la guerra degli anni ’90 – il gasdotto che collega l’Armenia al Nagorno Karabakh transita in territorio azero, consentendo a Baku di controllare la regolarità delle forniture.
Non è la prima volta, infatti, che gli azeri fanno sentire la propria presa sulla popolazione della Repubblica di Artsakh (non riconosciuta a livello internazionale) interrompendo le forniture in pieno inverno: un copione simile è andato in scena lo scorso anno, provocando enormi disagio ai civili armeni.
Lo stop all’erogazione del gas arriva, come detto, dopo che da due giorni manifestanti azeri, sostenuti dai militari, hanno bloccato l’autostrada tra Stepanakert e Goris che collega il Nagorno Karabakh all’Armenia, impedendo di fatto l’arrivo di rifornimenti e gli spostamenti della popolazione.
Al momento ci sarebbero circa 700 attivisti azeri impegnati nel blocco stradale, molti di questi – secondo fonti russe – sarebbero in realtà militari dell’esercito di Baku. Baku sembra cercare l’incidente con le forze di Mosca.
In questo difficile contesto le forze di interposizione russe hanno sempre maggiori difficoltà nel garantire le condizioni previste dal cessate il fuoco che ha posto fine alla guerra del 2020. Gli azeri, infatti, sanno di poter osare mentre Mosca è impegnata sul fronte ucraino e deve impegnarsi a fondo nel tentativo – sempre più difficile – di mantenersi in equilibrio tra Armenia ed Azerbaigian, entrambi partner irrinunciabili per la Russia, seppur per differenti motivi.
E’ sempre più evidente che il presidente azero Aliyev, forte del sostegno turco e consapevole della finestra di opportunità offerta dal conflitto ucraino, sia intenzionato a risolvere una volta per tutte il dossier karabakho, con l’annessione tout court della Repubblica armena di Artsakh.
Nella notte sono stati rilevati movimenti di unità azere verso il confine con il Nagorno Karabakh. Un nuovo confronto armato appare sempre più probabile.