I sottoscritti verbalizzanti Graduato Gargiulo Salvatore e Vigile Lo Topo Carmelo, in servizio per il giro di ronda presso il quartiere degli Oleandri, si avvedevano dell’apposizione – sulla porta di accesso al locale Bar Trattoria Bellavista – di una ghirlanda floreale sotto la quale veniva esibito un cartello recante la dicitura “Giuseppe e Maria, oggi sposi!”.
Insospettiti da questi segnali, da cui si poteva anche immaginare la preparazione di un pranzo nuziale, i verbalizzanti si celavano dietro un palo della luce e verificano l’ingresso nel locale di numerose persone, tutte vestite come quando si va ad una festa.
Fatto trascorrere un tempo necessario perché i partecipanti non sospetterebbero (corretto) non sospettassero (corretto) non sospettavano che erano controllati, durante il quale i verbalizzanti lasciavano a turno il posto di controllo solo per recarsi al bagno dello stesso bar per esigenze impellenti, i sottoscritti rappresentanti della Polizia Locale decidevano di entrare chiedendo al gestore copia delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività, così neanche lui si insospettiva.
Mentre Lo Topo provvedeva ai controlli di rito, distraendo il gestore, il Gargiulo cronometrava la durata della musica proveniente dalla sala attigua. Superato il quindicesimo minuto consecutivo, i Vigili in servizio facevano irruzione nel locale dove c’era gente che mangiava, bambini che urlavano, una vecchia intenta ad aggiustare la dentiera ed un gruppo di persone che ballava, tra cui si riteneva di riconoscere Giuseppe e Maria per i caratteristici abiti da cerimonia.
A questo punto gli scriventi tutori dell’ordine intimavano la sospensione delle danze, contestando il reato di ballo continuato per oltre minuti quindici.
A fronte della reazione scomposta di molti, con urli e supposizioni circa l’attività condotta dalle genitrici degli agenti, venivano dagli stessi esibite le manette di ordinanza a mò di minaccia, per ricondurre alla calma i più esagitati.
A questo punto si presentavano agli agenti tali “Samantah ed Eusebio in Tour”, che si qualificavano come gli orchestrali ingaggiati per accompagnare il banchetto con la loro esibizione musicale. Gli stessi asserivano che il ballo non poteva considerarsi superiore a minuti 15, in quanto trattavasi di ballo chiamato “tippi-tappi”, e sostenevano che tra il “tippi” ed il “tappi” c’è sempre una pausa di sospensione; quindi secondo loro il cronometro dovrebbe essere azzerato ogni volta.
I sottoscritti, manifestando perplessità, inserivano comunque le dichiarazioni di “Samantah ed Eusebio in Tour” nel presente verbale, decidendo di sottoporre il caso al rientro in stazione all’ispettore Zagaria Immacolato, esperto di balere.
Mentre si apprestavano all’uscita, Lo Topo con sguardo fulmineo si avvedeva di un tavolo sul quale erano disposte scatole confezionate.
Alla richiesta di cosa contenessero, ci veniva risposto dai signori Adalgisa ed Eleuterio (qualificatisi come i genitori di Maria) che trattavasi delle bomboniere per gli invitati.
Esibendo il nuovo testo di legge che – per impedire la diffusione del Coviddi – vieta il ritiro delle bomboniere da un tavolo comune, prevedendo che siano gli sposi (quindi Maria e Giuseppe) a consegnarle singolarmente agli invitati, i verbalizzanti procedevano ad elevare contravvenzione e disponevano per l’immediato sequestro delle confezioni, in numero complessivo di 64 unità, che rilevavano contenere:
Numero 26 bocce di vetro delle dimensioni di circa la metà di una boccia per il pesce rosso, all’interno delle quali era collocato un cuore, con la neve che si distribuiva nello spazio agitando la boccia medesima;
Numero 32 statuette di ceramica raffiguranti due porcelli in side-car, di cui uno alla guida e l’altro seduto sul seggiolino, benché privo della prescritta cintura di sicurezza;

Numero 4 posaceneri di argento recanti l’incisione delle lettere MG (proprio come le iniziali degli sposi), probabilmente destinati ai testimoni;
Numero 2 porta fotografie in silver plated, contenenti un’immagine degli sposi (che presumibilmente, però, non lo erano ancora al momento dello scatto), sorridenti (e quindi privi di mascherine, che se no il sorriso non si vedeva) mentre si tengono per mano sotto un’insegna luminosa recante la dicitura “luna-park”. Da accertamenti compiuti in loco, si è verificato trattarsi delle bomboniere destinate ai genitori degli sposi, calcolati in coppia; quindi una fotografia sola per padre e madre di Maria, ed un’altra singola per padre e madre di Giuseppe.
Comminata la sanzione, i vigili si indirizzavano verso l’uscita (la stessa che all’inizio fungeva da entrata) quando venivano assaliti alle spalle da numerosi partecipanti al banchetto, di cui non si è resa possibile l’identificazione.
Trascorso un periodo di tempo di cui né Gargiulo né Lo Topo conservano memoria, i verbalizzanti riprendevano coscienza presso il Pronto Soccorso, ove procedevano alla sottoscrizione del presente verbale.
Letto, confermato e sottoscritto. Punto, virgola e puntevvirgola.
Gargiulo Salvatore
Lo Topo Carmelo
P.S.: nel corso della rilettura, i vigili si avvedevano di aver trascritto i termini padre e madre, per colpa dell’abitudine. Intendasi genitore 1 e genitore 2.
Con osservanza.