• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 23 Settembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Il punto

Contro i corrotti non basta la galera. Il problema e le cause sono altrove

di Mario Bozzi Sentieri
15 Dicembre 2014
in Il punto
1
Contro i corrotti non basta la galera. Il problema e le cause sono altrove
       

Pensare di risolvere l’emergenza-corruzione, riesplosa clamorosamente a Roma, con l’innalzamento delle pene – come ha annunciato Matteo Renzi – significa scegliere la politica dei “pannicelli caldi”, dei palliativi, rispetto a questioni che toccano certamente il livello giudiziario, ma che chiamano in causa – a ben vedere – problemi etici, gestionali e politici.

Sui temi etici purtroppo non c’è governo che tenga. Dopo che, per decenni, si è scelta, a destra e a sinistra, la “santificazione del Paese reale”, è tempo di prendere atto che la cosiddetta “società civile” non è meglio di quella politica, accomunate come sono entrambe nell’ immagine di un’Italia in cui è sempre la legge del più furbo a dominare e la logica del possesso a fare tendenza.

Più che di legislatori ci sarebbe bisogno di precettori. Ma non è facile trovarne.

Scendendo dai massimi sistemi a più prosaiche questioni “gestionali” è tempo di cominciare a dire basta all’uso corrente degli appalti senza gara, al proliferare di cooperative a cui “esternalizzare” i servizi sociali, all’espandersi delle cosiddette società “in house”, “ipotesi eccezionali” – come ha rimarcato la Corte dei Conti – che sono invece diventate di uso comune.

Anche lì bisogna essere chiari, sfatando l’illusione, come per il richiamo alla “società civile”,   che la sussidiarietà sia meglio dell’intervento pubblico. Alla sussidiarietà, in linea di principio, abbiamo creduto ed ancora crediamo. Ma questa sussidiarietà “all’italiana”, intreccio perverso di finta solidarietà e di cooperative colluse con la mafia, di politica corrotta e di burocrazia corruttibile, non ci piace. E perciò va combattuta, attraverso un’opera sistematica di monitoraggio, in sede di appalti e poi – come si dice – in corso d’opera.

Quella di Roma è infatti la classica punta d’iceberg di un fenomeno largamente diffuso da Nord a Sud, un fenomeno, quello della finta solidarietà, che andrebbe analizzato con la dovuta attenzione. A cominciare dalla gestione dei Campi Rom e di quelli di prima accoglienza, per i quali sarebbe più che opportuno costituire un’apposita Commissione parlamentare d’indagine, in grado di fotografarne la realtà nel suo complesso, di richiamare le amministrazioni comunali alle proprie responsabilità, di valutare costi e reali benefici, per chi ne usufruisce e per i bilanci pubblici.

C’è poi un problema di fondo: quello della politica, del suo peso, della sua “tenuta”. A forza di tagliarne i “costi” il risultato è che la politica sempre più debole, non garantita nel suo ruolo e nella sua autonomia , si trova ad essere in balia di lobbies, di “poteri forti”, pronti a sostenerla (e a corromperla) in modo più o meno occulto.

L’autonomia dei “rappresentanti del popolo”, oggi espressione dei partiti, è sempre più messa sotto scacco da poteri extraparlamentari ed extrapolitici. Il denaro “pubblico” (i costi della cosiddetta “casta”) è sostituito da quello privato, frutto della corruzione, rendendo ancor più manifesto ciò che un grande polemista francese, Charles Maurras, individuava come le leve del comando in “regime di democrazia”, il Denaro: “Niente denaro, niente opinione espressa. Il denaro è il genitore e il padre di ogni potere democratico, di ogni potere eletto, di ogni potere tenuto nella dipendenza dell’opinione”.

Occorre allora, anche in questo ambito, individuare gli strumenti per rendere più trasparente il sistema politico e più efficiente il quadro istituzionale, favorendo un generale ripensamento della rappresentanza e del bilanciamento dei poteri. Evitando però, nel contempo, di credere che il problema sia, oggi, solo quello dei “tagli alla politica”, mentre ad essere “tagliati” dovrebbero essere la corruzione e gli sprechi, dei politici, ma non solo.

La questione, insomma, è un tantinello più complicata di quanto non si creda. Non basta perciò una conferenza stampa e l’ennesimo annuncio spot del Presidente del Consiglio sull’inasprimento delle pene per sconfiggere la corruzione. C’è bisogno di ben altro. Soprattutto bisogna volerlo.

Tags: Charles MaurrascorruzioneMatteo RenziRoma
Articolo precedente

Follie italiane/ Meglio democraticamente somari piuttosto che reazionari e colti

Prossimo articolo

Calcio/ Gli stadi “privati” dei presidenti: tanto business, poco sport

Mario Bozzi Sentieri

Correlati Articoli

Ancora su via Rasella. Ecco chi erano i carnefici e le vittime
Home

Ancora su via Rasella. Ecco chi erano i carnefici e le vittime

di Domenico Bonvegna
5 Aprile 2023
1

Continua il linciaggio della sinistra contro Ignazio La Russa per le sue frasi sull’attentato di Via Rasella, si va da...

Leggi tutto
Via Rasella e Fosse Ardeatine. Inutili polemiche e verità negate

Via Rasella e Fosse Ardeatine. Inutili polemiche e verità negate

1 Aprile 2023
Appuntamenti/ A Roma “Memoria viva” di Alain de Benoist

Appuntamenti/ A Roma “Memoria viva” di Alain de Benoist

22 Marzo 2023
Ancora violenza e minacce a Roma. Il clima si fa sempre più teso

Ancora violenza e minacce a Roma. Il clima si fa sempre più teso

14 Marzo 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Calcio/ Gli stadi “privati” dei presidenti: tanto business, poco sport

Calcio/ Gli stadi "privati" dei presidenti: tanto business, poco sport

Commenti 1

  1. silvano says:
    8 anni fa

    Con ZAR GIORGIO, STALIN NAPOLITANO, abbiamo avuto 9 anni in cui lo stato con la giustizia già precaria la mafia è divenuta padrona incontrastata, la giustizia allo sbando, il nuovo MATTARELLA dalla trinacria il cui simbolo Jolly ha le tre scimmiette “non vedo,non parlo, non sento” avremo altri 7 anni di ingiustizie da magistrature super corrotte, polizia zombi, carabinieri che per ogni mafioso arrestato viene nominato un poliziotto giudiziario che usufruendo dei medesimi mafiosi ne prende le veci coaudiuvato dalla struttura statale e di centinaia di picciotti in divisa scartati dalla MAFIA agiscono in legalità protetti da magistrati che usufruendo della impunibilità colpiscono l’onesto cittadino se non pagano ho prove di tangenti di €2.500,000 per non avere problemi di giustizia, lo fanno con A/R certi della impunibilità.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Artsakh armeno è ormai un ricordo. Morte di una piccola patria

L’Artsakh armeno è ormai un ricordo. Morte di una piccola patria

23 Settembre 2023
Vattimo, il filosofo che incontrò il pensiero debole. Senza convincere

Vattimo, il filosofo che incontrò il pensiero debole. Senza convincere

23 Settembre 2023
Parole, parole, parole. Soltanto parole, parole tra voi…

Parole, parole, parole. Soltanto parole, parole tra voi…

23 Settembre 2023
Il problema dei migranti si risolve solo risolvendo l’Africa

Il problema dei migranti si risolve solo risolvendo l’Africa

23 Settembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In