Elly ha vinto e tutti (meno Bonaccini) traggono motivi di soddisfazione. La sinistra-sinistra e i 5 stelle che vedono più probabile un’alleanza col Pd. Il centro-sinistra laico e cattolico che vede allargarsi lo spazio per la (ri)costituzione di una cosa di mezzo, come è nel tradizionale scenario nazionale. Raggruppamento capace più di altri di attrezzare politiche di governi galleggianti secondo le convenienze.
Fra questi soddisfatti di centro c’è anche Forza Italia, non più costretta a schiacciarsi a destra e con una prospettiva, la più gradita a Berlusconi: riabbracciare il Matteo giusto, invece che dover vivere con accanto il Matteo sbagliato.
La destra governante è al settimo cielo. Pensa che un segretario così tolga di mezzo ogni velleità di alternativa di sinistra, porti a spaccare il pd, rafforzi l’idea della donna al comando, con evidente beneficio per re Giorgia. Tutti contenti, perfino i superstiti della sinistra pd, convinti di una stagione di riscosse.
Prevedere il futuro non è compito di chi commenta le cose della politica. È roba da mago Otelma. In questi tempi liquidi poi forse neppure l’ars divinatoria avrebbe possibilità di successo. Qualche considerazione comunque va fatta.
Nessuno o quasi ha colto il clima cambiato dall’oggi al domani. La Meloni fino a ieri la novità e la femmina della politica oggi è il vecchio al potere, amico dell’estabilishment americano e unionista, attaccato dalla femmina rampante, fresca,sorridente, animata da entusiasmo giovanile.
Il Pd fino a ieri un ex partitoski in disarmo in mano a un imbelle di incerta collocazione culturale, è oggi un movimento d’attacco forse molto snello e eccentrico ma con una gran voglia di rimotivare i demotivati. E come gli anatemi antifascisti non hanno fermato la Meloni , quelli anticomunisti non fermeranno Elly.
È vero che il linguaggio un po’capalbiese da rivoluzionaria da rivista patinata attarderà l’azione di Elly, ma è anche vero che costei ha basi culturali, mentalità esperienze politiche cosmopolite, successi inanellati, famiglia di primo livello intellettuale, amicizie e solidarietà negli ambienti più capaci e nella borghesia più efficiente di questo paese e oltre. Ha insomma una cassetta degli attrezzi giusta per la scalata e ha anche tempo.
Elly ha chances destrutturanti l’accozzaglia dell’avvocato del popolo, appeal per il non voto, recupero per un ceto medio insoddisfatto, potenzialità per mixare evocazioni popolari e interessi nazionali. Potrà conquistare anche coloro che già mugugnano alle mancate promesse di Giorgia che sarà cristiana, donna e madre, ma certo non cosí a la page, come una donna libera di quasi 10 anni più giovane che non è madre e non è cristiana e potrà cosí meglio dedicarsi al popolo e a mantenere promesse che il primo ministro ha già messo nel cassetto.
Elly quando vince dice “Anche stavolta non ci hanno visto arrivare”.
Ecco, attenti al lupo.
È arrivato il Partito Postdemocratico Unito…
Destra e sinistra è una scansione storicizzata alla quale sarebbe insensato sottrarsi. Anche se fosse avvenuto quello che Luca Ricolfi...
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