• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 29 Novembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Economia

Corsi e ricorsi storici/ Ieri le patate, oggi il gas: ovvero, come ti strangolo un popolo

di Maurizio Bianconi
26 Agosto 2022
in Economia, Home
1
Corsi e ricorsi storici/ Ieri le patate, oggi il gas: ovvero, come ti strangolo un popolo
       

Agli inizi degli anni ’30 del XX secolo in URSS si stava realizzando  la riforma agraria. Le piccole proprietà contadine avrebbero dovuto confluire nei kolkoz, grandi fattorie gestite dallo stato.  L’Ucraina patria di piccoli proprietari terrieri non ci voleva stare. Stalin emise  alcuni divieti, sotto comminatoria di fucilazione senza processo. Vietò la coltivazione delle patate, alimento fondamentale per quelle popolazioni, la detenzione anche di quantità minime di derrate alimentari e la loro importazione. Vietò  l’ingresso nelle  città alla gente di campagna e l’espatrio nelle repubbliche confinanti. Risultato: pieno successo dell’accorpamento  nei kolkoz, desertificazione delle proprietà agricole private. Danni collaterali: 5 milioni di ucraini morti per fame.

Nella prima metà del XIX secolo nella riottosa Irlanda, i grandi proprietari terrieri inglesi decisero di mettere le mani sulle piccole proprietà degli irlandesi. Proprietà che si sminuzzavano sempre di più, a causa del diritto successorio che rendeva eredi in parti eguali tutti i figli.  Anche in Irlanda si mangiavano patate. Il governo britannico profittando  di una crisi dovuta a una malattia della patata , ne vietò tout court la coltivazione e negò ogni aiuto alle popolazioni stremate dalla fame. In qualche anno il latifondo britannico si impossessò della piccola proprietà irlandese. Conseguenze collaterali: circa due milioni di irlandesi morirono di fame. Circa altrettanti emigrarono, specie in Nord America.

In Irlanda come in Unione sovietica  gli obbiettivi furono raggiunti. In U. R. S. S. il risultato era politico, vista la tipologia di sistema comunista. In Irlanda fu economico : i mezzi di produzione furono accorpati in poche mani, come le regole del capitalismo di profitto reclamavano. Ci fu una riduzione di popolazione che comportò una riduzione conseguente del numero dei poveri. L’emigrazione irlandese in Nordamerica fu determinante per la colonizzazione e lo sviluppo dell’ ovest del paese.

I Draghi o i Monti  se fossero vissuti a quel tempo  avrebbero detto che  la scelta di affamare l’Irlanda e far morire gente  aveva dato risultati positivi. Aveva aiutato la crescita. Il PIL era aumentato  per la razionalizzazione delle colture, il progresso era avanzato oltreoceano, mentre i poveri erano diminuiti. Con la stessa  filosofia, mutatis mutandis, Monti disse che “il maggior successo dell’euro è stata la Grecia”. “Un paese devastato paragonabile alle distruzioni di una nazione sottoposta alle rovine di una guerra” Testuale dalla relazione della Commissione per i diritti umani del Consiglio d’Europa. Ma finalmente coi conti a posto. Cioè coi debiti pagati fino all’ultimo centesimo a banche francesi e tedesche.

Con uno spirito non dissimile, Draghi esterna al meeting di Comunione e Liberazione. “L’Italia ce la farà” dice e sottolinea che siamo sulla strada giusta. Pil in aumento, resilienza in arrivo, bonus a cascata. Anche il piano di Draghi é aiutato dal destino: là e allora le patate. Qua e ora il gas, le bollette, l’energia. Sono i costi da fantascienza dovuti a scelte preordinate, a speculazioni sui titoli, a tutto il consueto armamentario. Come la fame per mancanza di patate o cibi sostitutivi determinò il raggiungimento degli scopi dei latifondisti inglesi e dei compagni sovietici, cosí la mancanza di energia a giusti prezzi o dei suoi sostituti determina il raggiungimento degli scopi dei postdemocratici finanziaristi : migliaia  e migliaia  di aziende uccise dai costi energetici.

I latifondisti del denaro e i kolkoz della speculazione  avranno piû facilmente la meglio. Non importa se  i danni collaterali in Italia già segnalano 10 milioni di poveri di cui 4 milioni indigenti, 2milioni e mezzo giornalieri di pranzi Caritas, minori e anziani senza cure adeguate. Quando a Alan Greenspan chiesero chi preferiva come vincitore Trump o Biden, rispose ”E’ indifferente. Tanto ormai la politica degli Usa la fanno i mercati“. Cioè  lui e il suo collega italiano. L’Italia forse “ce la fará”, loro di certo ce l’hanno già fatta.

Tags: capitalismoeconomiaenergiagasMario DraghiMario Monti
Articolo precedente

Adriano Segatori/ Enrico Letta ha un problema psichico. Importante…

Prossimo articolo

Ricatti energetici/ I russi disconnettono la centrale atomica di Energodar

Maurizio Bianconi

Correlati Articoli

Se Christine Lagarde si traveste da agnello…
L'Editoriale

Se Christine Lagarde si traveste da agnello…

di Carlo Maria Persano
22 Novembre 2023
0

Grande scalpore hanno destato negli ambienti politici ed economici le dichiarazioni della presidente della Bce, dagli alti toni e contenuti....

Leggi tutto
La gran ballata della Finanziaria. Un rito postdemocratico stucchevole e inutile

La gran ballata della Finanziaria. Un rito postdemocratico stucchevole e inutile

17 Novembre 2023
New economy/ Corporations, vassalli e servi della gleba

New economy/ Corporations, vassalli e servi della gleba

15 Novembre 2023
L’Istat conferma: Italia a crescita zero nel terzo trimestre

L’Istat conferma: Italia a crescita zero nel terzo trimestre

4 Novembre 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Ricatti energetici/ I russi disconnettono la centrale atomica di Energodar

Ricatti energetici/ I russi disconnettono la centrale atomica di Energodar

Commenti 1

  1. tommaso bisi griffini says:
    1 anno fa

    Gas basta farlo arrivare. Putin ce lo da volentieri.
    Gli speculatori finanziari si possono anche fucilare visto che abbiamo ancora Carabinieri ed esercito.
    Subito dopo la nostra vittoria alle prossime elezioni annullare totti i vincoloi ai commerci con la Russia.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Nepal/ Dimostrazioni di massa per il ritorno della monarchia

Nepal/ Dimostrazioni di massa per il ritorno della monarchia

28 Novembre 2023
Nella “tollerante” Svezia il triste record di femminicidi e stupri

Nella “tollerante” Svezia il triste record di femminicidi e stupri

28 Novembre 2023
Franco Cardini/ Stato d’assedio. A Gaza e dintorni

Franco Cardini/ Stato d’assedio. A Gaza e dintorni

28 Novembre 2023
Con Francesco De Sanctis l’estetica hegeliana diventa filosofia della letteratura

Con Francesco De Sanctis l’estetica hegeliana diventa filosofia della letteratura

28 Novembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In