• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 28 Gennaio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Estera

Cristiani d’Oriente/ A Mosul la ricostruzione è iniziata

di Redazione
8 Giugno 2020
in Estera, Guerre e pace
0
       

A sei anni dalla presa di Mosul da parte dello Stato islamico “la visita del vescovo alla città è un modo per testimoniare la presenza dei cristiani”, per dire che “non hanno abbandonato la città e intendono contribuire all’opera di rinascita”. È quanto racconta don Paolo Thabit Mekko, responsabile della comunità cristiana a Karamles, nella piana di Ninive, commentando la visita di mons. Najib Mikhael Moussa nella metropoli del nord dell’Iraq, assieme a leader religiosi musulmani e capi tribù locali. “Con la ricostruzione delle chiese e la ripresa delle attività commerciali – aggiunge il sacerdote – lanciamo un messaggio forte, diciamo a tutti i cristiani che se ne sono andati di tornare, di essere presenti”.

La visita dell’arcivescovo nella parte destra della città, quella in cui sorgono gli edifici storici e i luoghi di culto più importanti, si è tenuta il 6 giugno scorso in concomitanza con l’anniversario dell’ascesa nel 2014 delle milizie jihadiste del califfato. Un dominio durato fino all’estate del 2017 e perpetrato con la violenza e il terrore, oltre alla devastazione di luoghi simbolo come la moschea di al-Nouri e la chiesa di Al-Saa (Nostra Signora dell’Ora). I due luoghi di culto, musulmano e cristiano, sono oggi simbolo di rinascita grazie a un progetto di ricostruzione finanziato dall’Unesco e dagli Emirati Arabi Uniti nel contesto del programma denominato “Ravvivare lo spirito di Mosul ricostruendo i suoi monumenti storici”.

“Da mesi stiamo ascoltando notizie che parlano della ricostruzione della moschea, del minareto e della chiesa dell’orologio dei domenicani. I fondi sono stati stanziati – conferma – e vi è un movimento condiviso che preme per il ripristino di questi luoghi significativi, simbolo di una città vecchia che è stata vittima della distruzione” per mano jihadista.

Il sacerdote caldeo, da anni impegnato nella cura delle migliaia di famiglie fuggite nell’estate del 2014 in seguito all’ascesa dello Stato islamico (SI, ex Isis), riferisce che “ad oggi siamo ancora all’inizio dei lavori”. Il governatore, prosegue, “sta combattendo per ricostruire la città, è in atto una battaglia a tutto campo contro la corruzione che resta molto forte. Poi serve ripristinare le strutture, partendo dagli ospedali e da servizi che sono ancora scadenti”.

Una esigenza imprescindibile per una nazione che oggi sta lottando per contenere la pandemia di nuovo coronavirus. “Nella città di Mosul è in atto il coprifuoco – racconta don Paolo – ma i movimenti all’interno della città sono buoni e la provincia di Ninive è risparmiata dal virus. Grazie alla chiusura verso altre province e con il Kurdistan, oltre a provvedimenti di quarantena per chi arriva da fuori, siamo riusciti a limitarne la diffusione”.

La presenza dell’arcivescovo “è fonte di incoraggiamento” per i cristiani e per tutta la città, rappresenta un messaggio che “invita ad andare avanti, a ricostruire prima l’uomo e poi la pietra quali fondamenta della nuova Mosul”. In quest’ottica, prosegue don Paolo, è essenziale “rafforzare la convivenza fra confessioni diverse. I cristiani devono tornare – spiega – ma la situazione non è ancora adeguata per un loro ritorno”. Servono sicurezza, sviluppo, garanzie di stabilità, fiducia”. Ancora oggi vi è una “ferita aperta a livello psicologico” che va “guarita”. Dare un volto nuovo, moderno alla città diventa essenziale “nell’opera di contrasto al fondamentalismo. Siamo ancora all’inizio – conclude don Paolo – ma sono obiettivi da raggiungere per un vero cambiamento”.

 

fonte Asia News

Tags: cristiani d'orienteIraqISISMosulterrorismo
Articolo precedente

Affideremo l’arte ai robot? L’intelligenza artificiale si sostuisce all’uomo

Prossimo articolo

Cosa rimane del centrodestra? Un groviglio di polemiche

Redazione

Correlati Articoli

Rapporto Fides: nel 2022 uccisi 18 missionari. La mattanza continua
Home

Rapporto Fides: nel 2022 uccisi 18 missionari. La mattanza continua

di Domenico Bonvegna
9 Gennaio 2023
0

Nel primo numero dell’anno del Bollettino Salesiano, rivista fondata da S. Giovanni Bosco nel 1877, nella pagina dei “Nostri eroi”,...

Leggi tutto
Persecuzioni/ I cristiani che non hanno potuto celebrare il Natale

Persecuzioni/ I cristiani che non hanno potuto celebrare il Natale

30 Dicembre 2022
Lo scontro interno al mondo sciita e l’infinito dopoguerra iracheno

Lo scontro interno al mondo sciita e l’infinito dopoguerra iracheno

20 Settembre 2022
Cristiani perseguitati/ Dall’Armenia alla Lombardia: la visita del vescovo dell’Artsakh

Cristiani perseguitati/ Dall’Armenia alla Lombardia: la visita del vescovo dell’Artsakh

12 Settembre 2022
Carica altro
Prossimo articolo

Cosa rimane del centrodestra? Un groviglio di polemiche

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Sgarbi e ricatti islamici/ Perchè è giusto pretendere il rispetto della nostra identità

Sgarbi e ricatti islamici/ Perchè è giusto pretendere il rispetto della nostra identità

27 Gennaio 2023
Marcello Veneziani/ Perchè non celebro (e non incenso) Gianni Agnelli

Marcello Veneziani/ Perchè non celebro (e non incenso) Gianni Agnelli

27 Gennaio 2023
Dalla Germania non solo Leopard. E sul Reichstag sventola bandiera bianca

Dalla Germania non solo Leopard. E sul Reichstag sventola bandiera bianca

27 Gennaio 2023
Un’unica data per ricordare tutti gli orrori

Un’unica data per ricordare tutti gli orrori

27 Gennaio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In