Dopo un anno di:
– lockdown;
– chiusure ad cazzum;
– impedimenti a fare alle 22,00 ciò che alle 21,59 risultava salutare;
– nuovi predicatori, sedicenti “virologi”, strappati alle provette di laboratorio cui dovrebbero dedicarsi, per terrorizzare il popolino;
– soldi gettati in banchi a rotelle;
– minus habentes che cantavano dai balconi;
– scuole chiuse, che tanto i bidelli han preso i soldi lo stesso;
– scandali mai finiti per l’acquisizione (con soldi provenienti dalle nostre tasse) di mascherine strapagate;
– primule mai fiorite ma ampiamente pagate (sempre con la stessa fonte);
– imprese e posti di lavoro bruciati, per la gioia di dipendenti pubblici e baby pensionati che pensano di continuare a vivere coi quattrini degli altri, senza capire che quelli stanno per finire;
– gente che vive e dorme insieme, a volte accoppiandosi, costretta a mantenere le distanze fuori casa;
– folle accalcate sui mezzi pubblici o a festeggiare una sconfitta militare, ma guai a provare ad andare a cena in 2;
– contribuenti che pagano le tasse cui è impedito di circolare, mentre si acclama l’arrivo di clandestini nei porti;
– delatori che spiano luci e rumori del vicino, che andrebbero affidati alle amorevoli cure di Messina Denaro;
– visite oncologiche e cardiologiche fissate a 6 mesi dall’impegnativa perché il sistema sanitario è integralmente ridestinato a “tutto quanto fa spettacolo”;
– idioti in servizio permanente effettivo che fanno a gara ad esporre selfie in cui qualcuno buca loro il braccio, non capendo che l’unico intervento necessario sarebbe una lobotomia;
– gente deceduta per qualunque motivo, inserita nelle liste delle vittime del Covid, perché “ci serve tenere alta la tensione”;
– un ministro (???) della salute che, ritirato nottetempo dalle tipografie un libro in cui nella primavera 2020 decantava i propri successi, si fa sorprendere ad affermare che la chiusura di tutto rappresenta una grande occasione per la sinistra.
Dopo un anno di tutto ciò e di quanto altro ancora vorrete aggiungere:
1) continuiamo ad essere il paese (minuscola NON casuale) con il maggior indice di mortalità denunciato, in rapporto alla popolazione, senza uno straccio di differenza rispetto a chi non ha mai chiuso o limitato alcunché;
2) i decessi classificati in questi giorni sono superiori agli analoghi giorni del maggio 2020;
3) i contagi registrano un calo che appare del tutto prevedibile e fisiologico, atteso che
a) la temperatura media è in crescita, e con essa diminuisce l’intensità dei virus;
b) ogni carica virale – e quindi pure quella in corso – ha una crescita, un culmine ed un calo nel tempo.
Ma il mainstream ci insegna ed ordina che è tutto merito (???) dei vaccini.
E se hai qualche dubbio, attento: c’è pronto il ddl zan (minuscola NON casuale) per mandarti a processo.
Ma li seguite gaudenti, quindi hanno ragione loro ad abusare di voi.