• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 6 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Cyber guerre e sovranità. Gli americani si allargano sull’Europa e Parigi si preoccupa

di Marco Valle
22 Gennaio 2023
in Home, Tecnologie e visioni
0
Cyber guerre e sovranità. Gli americani si allargano sull’Europa e Parigi si preoccupa
       

Alleati sì, succubi o/e scemi no. Questo in estrema sintesi il messaggio che Parigi ha lanciato a Washington per bocca del generale Aymeric Bonnemaison, il patron del Comcyber, la struttura per la cyberdifesa francese. Nella audizione a porte chiuse tenuta davanti alla commissione Difesa del parlamento transalpino dello scorso dicembre e resa pubblica questa settimana, il gallonato ufficiale ha espresso tutte le sue perplessità sull’intensissimo lavorio dell’intelligence americana in Europa. A suo avviso gli statunitensi hanno un atteggiamento “relativamente aggressivo” in più paesi e le loro operazioni per contenere, almeno secondo la versione del Pentagono, le cosiddette intrusioni russe “sono discutibili”.

Un linguaggio felpato e prudente che non nasconde una grave preoccupazione. Il generale ha infatti richiamato l’attenzione dei parlamentari sull’invasività “entrista” delle cyber-spie americane negli Stati dell’Est Europa. Con la scusa di “riempiere un vuoto” gli ingombranti alleati d’oltre Oceano si sono impossessati dei dati sensibili delle nazioni ospitanti, impostando una manovra tecnologica “che porta lontano”. Si tratta di “una protezione molto marcata, assolutamente sinergica ai loro interessi politici e diplomatici” ha concluso Bonnemaison.

Per Parigi un campanello d’allarme. Da tempo i vertici delle forze armate ritengono il delicato settore cyber  vitale per la sicurezza nazionale (non a caso fissato tra le priorità della nuova programmazione militare gallica) e i vari inquilini dell’Eliseo hanno premuto, magari con toni diversi ma sempre con determinazione, sui partner continentali per un rafforzamento delle capacità di cyberdifesa europee con la creazione di gruppi d’intervento multinazionali, ma Bruxelles ha sempre preferito glissare la spinosa questione e solo lo scorso novembre ha iniziato a discuterne.

Nel frattempo gli Stati Uniti si sono mossi con rapidità e spregiudicatezza. Come pubblicato a fine 2022 dal Pentagono, dal 2018 il Cyber Command ha compiuto più di 30 operazioni in 18 paesi europei. Prima dello scoppio della guerra russo-ucraina sono state approvate e concluse numerose Hunt Forward Operations (operazioni avanzate di caccia) in Estonia, Montenegro, Macedonia del Nord, Lituania, Croazia, il tutto nell’ambito di una strategia “di difesa avanzata e impegno costante” per proteggere le reti americane “operando il più vicino possibile alle attività avversarie”.  

L’HFO più importante e massiccia è stata svolta, ovviamente, in Ucraina dove per anni una squadra di specialisti dell’US Navy e della CIA ha lavorato intensamente al fine di blindare le reti di Kiev dai possibili cyber attacchi di Mosca. Sempre secondo i francesi, nella loro attività gli specialisti hanno utilizzato (e continuano a disporre) di un massiccio aiuto tecnologico da parte di Google e Microsoft.

Di certo dall’inizio del conflitto i due titani del web hanno speso somme rilevantissime per sostenere il regime di Zelensky e poche settimane fa il vice presidente di Microsoft Brand Smith ha promesso un “regalo di Natale” di 100 milioni dollari (92 milioni di euro…) motivandolo come una generosa “aggiunta agli aiuti già forniti dalla nostra società che ha già preso in carico i dati sensibili ucraini immagazzinandoli in luoghi sicuri fuori dal paese”.

Prende così forma, accanto allo storico ”ombrello nucleare” statunitense, anche un inedito “ombrello cibernetico” che verrà gestito, sotto la regia del Pentagono, da un pugno di società private per proteggere — controllandone al tempo stesso i segreti più delicati — gli alleati più deboli o meno avvertiti.  Una prospettiva che almeno ai francesi non aggrada per nulla. Da qui le loro inquietudini per la loro (e le altre) sovranità e i crescenti sospetti sulle mosse del Cyber Command statunitense nel Vecchio Continente. Insomma, la conferma che si può essere alleati senza rinunciare alla difesa dei propri interessi nazionali. Speriamo che qualcuno a Roma se ne accorga…

Tags: cyberdifesaIntelligencesovranità nazionalespionaggio
Articolo precedente

Hammamet ’23. Incontro con Stefania Craxi

Prossimo articolo

Mare & lavoro/ L’irrisolta questione dei titoli professionali

Marco Valle

Correlati Articoli

Comunità, industria e sovranità. Rincominciamo da Adriano Olivetti
L'Editoriale

Comunità, industria e sovranità. Rincominciamo da Adriano Olivetti

di Mario Bozzi Sentieri
16 Gennaio 2023
0

Fabbrica e Comunità: un apparente ossimoro all’interno della visione che vuole – per usare l’immagine di Karl Polanyi (La Grande...

Leggi tutto
Veni, Vidi, Eni. Enrico Mattei e il sovranismo energetico. Il secondo volume

Veni, Vidi, Eni. Enrico Mattei e il sovranismo energetico. Il secondo volume

9 Gennaio 2023
L’identità italiana si difende difendendo la lingua e la cultura italiana

L’identità italiana si difende difendendo la lingua e la cultura italiana

29 Dicembre 2022
Il globalismo evapora, la Nazione ritorna

Il globalismo evapora, la Nazione ritorna

28 Dicembre 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Mare & lavoro/ L’irrisolta questione dei titoli professionali

Mare & lavoro/ L'irrisolta questione dei titoli professionali

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

6 Febbraio 2023
Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

6 Febbraio 2023
Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

5 Febbraio 2023
Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

5 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In