Penso che il commento più esatto al risultato elettorale sia questo: da Caporetto a capoRenzi, la codardia e’ l’unico denominatore comune della maggioranza degli italiani. Che hanno votato Renzi, non tanto per gli ottanta euro, quanto per la paura (udite, udite!) di Grillo e Casaleggio. Almeno la paura del comunismo al tempo della cortina di ferro, su cui lucrava la DC, aveva senso. Vero e’ che tutti i concorrenti male odoravano a loro volta, ma in tutti gli altri Stati membri dell’Unione Europea la protesta contro le oligarchie finanziarie e i loro accoliti nei rispettivi Governi e’ esplosa. Perfino in Germania, l’ unica avvantaggiata dall’Euro.
Per questo in Italia la Destra deve sapere d’essere e voler essere minoritaria. Le minoranze consapevoli, colte,coraggiose, integerrime hanno segnato le grandi svolte della nostra storia: dal Piave a Fiume al Fascismo. Le minoranze hanno riscattato la fellonia diffusa in guerra, il conformismo e l’opportunismo in pace. Le minoranze hanno segnato l’avanzata delle arti in tutti i tempi. Siffatte minoranze contano e incidono più delle maggioranze sia renziane sia berlusconiane, inesorabilmente democristiane. Propizie ai Fini, ai Gasparri, agli Alemanno…
Certamente non alla Destra e a una certa idea dell’Italia.
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