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Punto uno. I militari golpisti del Myanmar sono comunisti. Il golpe è stato ispirato o è – comunque – fiancheggiato dalla Cina sedicente comunista. Aung San Suu Kyi è una “sovranista”. Che, poi, sia una “sovranista alla pizzaiola” come i sedicenti “sovranisti” nostrani, è un altro paio di maniche. Ma il suo programma è “sovranista”, anche se, nei fatti, il “suo” Myanmar sarebbe un satellite degli Stati Uniti
Punto due. Gli ucraini che soffiano contro Putin non sono soltanto “sovranisti”, sono nazisti (non a caso uso il termine dispregiativo). Perché, se non ve l’hanno mai detto, gli ucraini parteciparono in massa al nazionalsocialismo. Le SS ebbero formazioni ucraine e gli uniati (i cattolici ucraini) appoggiavano il 3° Reich nella speranza dell’indipendenza dall’URSS. Oggi gli ucraini più “feroci” contro i russi, quelli che godono dell’appoggio incondizionato della “democraticissima” UE, adottano tutti i simboli della NSDAP.
Punto 3. Il “martire della libertà” Navalny, che in Russia raccoglie meno consensi di quanti ne raccoglie Della Vedova in Italia, non è solo “sovranista”. È di più. Con il linguaggio “politicamente corretto” utilizzato dal mainstream, verrebbe etichettato come “suprematista russo”. Vorrebbe schiacciare i ceceni, invadere la Georgia, eccetera, eccetera, eccetera … Ma non vi diranno mai queste cose. Continuate pure con le vostre menate su “fascismo eterno” e “antifascismo eterno”. Semplifica le cose e vi evita la fatica di usare il cervello