• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 10 Aprile 2021
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

Dopo Atreju/ Cultura: uno spiraglio più che una porta spalancata

di Mario Bozzi Sentieri
28 Settembre 2015
in L'Editoriale
0
Dopo Atreju/ Cultura: uno spiraglio più che una porta spalancata

“Funzionerà ?” – si chiedeva, qualche giorno fa, Marco Valle, a conclusione del suo intervento in vista dell’incontro tra cultura e politica, previsto nell’ambito di “Atreju 2015”.

A bocce ferme e ad incontro avvenuto è prematuro dare risposte risolutive. Durante le fitte ore di confronto, più tra gli “intellettuali” che tra essi ed i vertici di FdI (l’unico politico presente era l’ottimo Andrea del Mastro, responsabile per la cultura di FdI, che ha coordinato tutti gli interventi) critiche, idee, analisi si sono affastellate offrendo risposte non banali alla domanda di fondo su quale possa essere oggi il “terreno comune” (a destra) fra politica e cultura, insieme a più di una voce critica sulle occasioni mancate e sugli errori compiuti nel passato. Buttato via il “bambino” è insomma rimasta “l’acqua sporca”, con i risultati politici e perfino umani che abbiamo visto.

Ora si tratta di voltare pagina, per una ripartenza non facile, ma pur sempre affascinante a patto di fissare obiettivi chiari e punti di vista condivisi. Più che di “manifesti sui principi” (quanti ne sono stati prodotti e che fine hanno fatto ?) si tratta di trovare un “metodo”, che non confonda i rispettivi ambiti, creando un valore aggiunto: quello di legare la capacità sintetica della politica a visioni più profonde, di unire le necessità del giorno per giorno alla consapevolezza delle ragioni della crisi epocale entro cui siamo immersi, di coniugare la sfida contingente alle proposizioni di più ampia portata .

Gli argomenti su cui incontrarsi e discutere – si è visto ad “Atreju 2015” – non mancano: dai contesti geopolitici al gap demografico, dall’inadeguatezza delle vecchie scuole socio-economiche al riassetto costituzionale, dalla declinazione del “sovranismo” alla ricomposizione identitaria delle nostre comunità. Per poi, nello specifico, ridefinire il racconto italiano, inventando parole e suggestioni in grado di competere con quelle correnti. Tutto questo mentre su fronti culturali apparentemente lontani emergono assonanze inusuali e condivisioni di fondo, che sollecitano letture meno scontate della realtà ed invitano ad una maggiore curiosità intellettuale.

Se è vero che c’è – come è stato detto ad “Atreju 2015” – una destra diffusa molto più ampia del suo bacino elettorale è anche vero che c’è un contesto culturale molto più ampio di quello tradizionalmente “di destra” a cui si può guardare, con cui dialogare e costruire “fronti” comuni.

Il possibile rapporto politica-cultura non è allora solo questione di “piattaforme programmatiche”, ma qualcosa di più ampio e complesso. E’ la condivisione di una lettura non banale della realtà E’ critica radicale. E’ capacità di creare suggestioni. Certo non può essere la “museificazione” di una grande tradizione culturale.

Uno spiraglio più che una porta spalancata quello che abbiamo visto ad “Atreju 2015”. Uno “spiraglio” perché comunque l’ “Assemblea degli intellettuali” ha manifestato la volontà di costruire, a destra, un percorso comune tra politica e cultura. Ora però si tratta di fare sì che questo “spiraglio” si trasformi in un varco salutare, capace di creare positive “contaminazioni” ed inusuali opportunità di lavoro politico e culturale. La partita è aperta. Importante è non perdersi di vista o – peggio – ritrovarsi, tra un anno, a discutere degli stessi argomenti.

 

Tags: Andrea DelmastroAtreju 2015cultura di destradestra italianaMarco Valle
Articolo precedente

Il Mediterraneo brucia e l’Italia non conta niente

Prossimo articolo

Berlusca ad Atreju, ovvero l’apologia del nulla

Mario Bozzi Sentieri

Correlati Articoli

Non solo barconi e disperazione. Le tante Afriche nel nuovo numero de Il Guastatore
Home

Non solo barconi e disperazione. Le tante Afriche nel nuovo numero de Il Guastatore

di Redazione
18 Gennaio 2021
0

  Un continente martoriato dalla povertà e dalle guerre, in grado di offrire alle sue generazioni più giovani solo l’emigrazione...

Leggi tutto

M. Valle/ Voto No per superare la politica dei selfie e dei like

17 Settembre 2020

#nessunotocchicolombo. L’appello

3 Luglio 2020

Suez, l’Egitto e l’Italia. Il “grande gioco” del Mediterraneo

1 Febbraio 2020
Carica altro
Prossimo articolo
Berlusca ad Atreju, ovvero l’apologia del nulla

Berlusca ad Atreju, ovvero l'apologia del nulla

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Old England/ Filippo, un principe anticonformista e spiritoso

Old England/ Filippo, un principe anticonformista e spiritoso

10 Aprile 2021
Popoli in rivolta contro il turbocapitalismo

Popoli in rivolta contro il turbocapitalismo

10 Aprile 2021
Mio Italia/ Per coprire i costi fissi servono indennizzi al 30% del fatturato 2019

Mio Italia/ Per coprire i costi fissi servono indennizzi al 30% del fatturato 2019

9 Aprile 2021
Sulle rovine del mondo di ieri ritorna l’idea di Stato

Sulle rovine del mondo di ieri ritorna l’idea di Stato

9 Aprile 2021

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Sicilia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In