• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 7 Dicembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Dove vanno a finire le armi che l’Occidente regala agli ucraini? L’Interpool ha dei sospetti

di Clemente Ultimo
4 Giugno 2022
in Home, Pòlis
0
Dove vanno a finire le armi che l’Occidente regala agli ucraini? L’Interpool ha dei sospetti
       

A chi sono destinate le armi che Stati Uniti e Paesi occidentali stanno generosamente inviando in Ucraina? Domanda banale solo in apparenza, se nei giorni scorsi Jurgen Stock, segretario generale dell’Interpol, ha ritenuto di dover sollecitare i governi e gli apparati di sicurezza delle nazioni coinvolte nell’invio di armi a Kiev ad una più incisiva azione di controllo, tesa – per quanto possibile – a tracciare e tenere sotto osservazione gli armamenti destinati al fronte.

Destinazione che, in più di un’occasione, potrebbe non essere mai raggiunta. “L’elevata disponibilità di armi durante l’attuale conflitto – ha detto Stock – comporterà la proliferazione di armi illecite nella fase successiva al conflitto”. A mettere le mani su armamenti leggeri, ma anche missili anticarro ed antiaerei – forniti in migliaia di esemplari all’Ucraina – gruppi criminali organizzati che già sono in azione per accaparrarsi quante più armi possibile. “I criminali sono già ora – ha detto ancora il segretario generale dell’Interpol – qui mentre parliamo, concentrati su questo. Anche le armi usate dai militari, le armi pesanti, saranno disponibili sul mercato criminale. I gruppi di cui sto parlando operano a livello globale, quindi queste armi verranno scambiate tra i continenti”.

Due elementi sembrano confermare le fosche previsioni di Stock: alcuni esemplari di missile anticarro forniti dagli anglo-americani all’esercito ucraino sarebbe apparso in vendita – secondo quanto riportano diverse testate giornalistiche – sul dark web, ovvero nel mercato illegale informatico; inoltre già in occasione della distribuzione di armi alla popolazione ed a gruppi più o meno organizzati di paramilitari voluta dal governo di Kiev – nella primissima fase dell’invasione russa – fu segnalato un preoccupante flusso di armamenti verso le organizzazioni criminali. In quella occasione, però, il danno fu relativamente limitato, in quanto si trattava prevalentemente di fucili d’assalto e granate, ora la letalità della armi che potrebbero finire nel circuito criminale internazionale è ben più elevata: basti pensare a quel che potrebbe fare un gruppo terroristico con un singolo missile anticarro o con un missile antiaereo.

I precedenti, purtroppo, non sono confortanti: teatri di guerra come quello afghano confermano che la distribuzione “a pioggia” di armi in realtà in cui è difficile esercitare uno stretto controllo finisce, solitamente, per rimpinguare gli arsenali di criminalità organizzata e formazioni terroristiche. Un problema che, tuttavia, non sembra interessare più di tanto le cancellerie europee, schiacciate sulla linea statunitense di forniture ad oltranza di armamenti all’Ucraina.

Nella foto: armi di origine occidentale cadute nelle mani delle truppe russe.

Tags: criminalitàguerreUcraina
Articolo precedente

Eserciti/ Chi sono e quanto pesano le “milizie” di Donetsk e Lugansk

Prossimo articolo

Perchè il Mare nostrum non è più nostro? “Patria senza mare”, la sorprendente storia dell’Italia marittima

Clemente Ultimo

Correlati Articoli

Sudan/ La guerra civile continua. Nel silenzio del mondo
Estera

Sudan/ La guerra civile continua. Nel silenzio del mondo

di Clemente Ultimo
1 Dicembre 2023
0

Nel generale disinteresse della comunità internazionale prosegue, tra acuti e momenti di relativa calma, il conflitto civile in Sudan. L'ultima...

Leggi tutto
Dopo Gaza per Israele si apre un secondo fronte in Cisgiordania

Dopo Gaza per Israele si apre un secondo fronte in Cisgiordania

7 Novembre 2023
È iniziata la battaglia di Gaza. Israele entra nella Striscia

È iniziata la battaglia di Gaza. Israele entra nella Striscia

28 Ottobre 2023
Sul Mediterraneo l’incendio divampa. E i pompieri europei scappano o tacciono

Sul Mediterraneo l’incendio divampa. E i pompieri europei scappano o tacciono

27 Ottobre 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Perchè il Mare nostrum non è più nostro? “Patria senza mare”, la sorprendente storia dell’Italia marittima

Perchè il Mare nostrum non è più nostro? "Patria senza mare", la sorprendente storia dell'Italia marittima

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Vannacci è tornato. L’ira dei sinistrosi, l’imbarazzo di Crosetto

Vannacci è tornato. L’ira dei sinistrosi, l’imbarazzo di Crosetto

5 Dicembre 2023
Lo sport malato/ Per finirla con le scuole di calcio: inutili, costose e senza gioia

Lo sport malato/ Per finirla con le scuole di calcio: inutili, costose e senza gioia

4 Dicembre 2023
Destra e cultura. Serve una strategia efficace e una visione alta

Destra e cultura. Serve una strategia efficace e una visione alta

4 Dicembre 2023
Claudio Risé/ Finitela con la lagna sul patriarcato. La vera sciagura è il disagio psichico

Claudio Risé/ Finitela con la lagna sul patriarcato. La vera sciagura è il disagio psichico

3 Dicembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In