Altro che Peter Kolosimo! La sua nota fantasia nel discettare di extraterrestri è un nonnulla, una pinzillacchera. La vera fantascienza è solo là, dove vivono i marziani. Ovvero nel cremonese.
Non bastava il sindaco di Spino D’Adda (CR) che ha ordinato alle prostitute di non vestirsi da prostitute. A ruota, e dopo pochi giorni, è arrivato quello di Palazzo Pignano (CR), il signor Rosolino, che ha imposto ai cavalli, con tanto di ordinanza (pena salata multa), di… mettersi le mutande.
Insomma, il nostro Rosolino, complice l’assessore all’Ambiente (Virgilio, stimato pizzaiolo locale) ha legiferato assoggettando – ope legis – la razza equina ad abitudini consone, da Adamo ed Eva in poi, alla bipede razza umana. La vergogna del peccato originale (però mai commesso dai nobili destrieri) indusse l’uomo e la donna (Belen esclusa) a coprirsi. Ergo, il primo cittadino, mutatis mutandis (scusate la confusione tra latino ed italiano), ha dedotto che pure il cavallo doveva seguire i dettami biblici. E igienici.
Il suo ragionamento, forse elaborato davanti ad un’assessorile pizza Sciuè Sciuè, è stato lapalissiano: i cavalli, quando camminano, fanno la pupù. Quindi sporcano il sacro suolo dei suoi possedimenti. Ne consegue che, se si vuole mantenere il paese al livello di Lugano nei giorni di festa e dato che il retrogrado cavallo si ostina a non utilizzare il water, occorre provvedere con mutanda-pannolone che venga in soccorso della pulizia dei nobili tracciati viari.
Ci è ignoto, però, se le mutande, per il ridente borgo, siano obbligatorie pure per asini, ciucci, pantere nere e coccodrilli.
Insomma, un agosto con i fiocchi. Con un caldo insopportabile, ma reso più sopportabile dalle uscite dei sindaci cremonesi, umoristiche quanto le dichiarazioni del commissario dell’Expo sulle presenze nel sito.
Però, al signor Rosolino, avremmo qualcosa da chiedere. Se i sindaci di Pastrengo (carica dei Carabinieri Reali, quelli dell’unità d’Italia) e di Balaklava (carica dei 600 nella Valle della Morte, celebrata da Tennyson) avessero emesso un’ordinanza in guisa della sua, che cosa avrebbero dovuto fare i cavalleggeri? Verificare il pannolone e, se già utilizzato, stoppare la carica, mettere nel fodero le sciabole e… provvedere al cambio?
E meno male che il nostro Rosolino non fu sindaco di Alessandria D’Egitto, sarebbe stato capace di ordinare pure di mettere il costume da bagno… ai maiali. Compresi quelli della Decima Mas che girovagavano, in acque territoriali, sotto le carene delle corazzate Valiant e Queen Elizabeth. Al fine di farle saltare in aria. Come poi, nonostante i maiali in costume adamitico, avvenne.