La vittoria è di Sergio Massa, 41 anni, già stretto collaboratore della Fernandez de Kirchner, di cui è stato capo di gabinetto nel 2008 e 2009. E assurge a vincitore in questa tornata elettorale per il rinnovo parziale del Parlamento.
La presidenta, in convalescenza dopo l’intervento per un’ematoma extracerebrale, incassa una sconfitta che sconta la sua assenza dalla campagna elettorale proprio nelle settimane cruciali. Ma soprattutto una situazione economica critica e un elettorato trasversalmente incarognito per l’introduzione di controlli stringenti sull’acquisto di dollari, moneta rifugio nella storia economica del Paese. E da un’inflazione vicina al 30% che erode potere d’acquisto a buona parte della popolazione.
Dai primi risultati ufficiali la sconfitta della presidenta è rilevabile nei distretti elettorali cruciali, a cominciare dalla provincia di Buenos Aires – la più estesa e popolata del Paese – dove il peronista dissidente Sergio Massa ha raddoppiato il vantaggio raggiunto nelle primarie di agosto sul candidato kirchnerista Martin Insaurralde. Con il 42% dei voti, Massa ha sconfitto in modo netto il rivale Insaurralde (30%) ed è risultato il candidato più votato nel Paese.
Il partito di governo, Frente para la victoria, mantiene comunque il controllo di entrambe le Camere. Cristina Fernandez de Kirchner non ha potuto votare a causa delle sue condizioni di salute. I medici, dopo l’aspirazione di un ematoma subdurale effettuata lo scorso 8 ottobre, le hanno imposto un riposo assoluto di 30 giorni. Per questo non ha potuto prendere l’aereo e raggiungere Rio Gallegos, la città australe dove mantiene la residenza.
Roberto da Rin, Sole 24 Ore, 29 ottobre