È ormai confermato, i notisti del Corriere della Sera portano sfiga. Dopo aver cannato clamorosamente le previsioni sul voto di Madrid e incensato il pagliaccesco Pablo Iglesias (quello che strillava sino a ieri “Madrid serà la tumba del fascismo”….) gli “esperti” di via Solferino possono ora piangere sui loro vaticini a proposito di Regno Unito. Non solo Boris Johnson non è miseramente crollato (come da loro previsto) nella tornata elettorale locale di ieri ma in queste ore sta travolgendo ciò che resta dei laburisti. I conservatori hanno infatti strappato dopo 57 anni il collegio di Hartlepool (la “Stalingrado” del nord Inghilterra) al Labour eleggendo deputata Jill Mortimer alla Camera dei Comuni nell’unico voto suppletivo nazionale.
Una sconfitta netta e umiliante in un territorio considerato blindato dalla sinistra. Mentre i conservatori locali hanno innalzato davanti agli uffici elettorali di Hartlepool un grande pupazzo gonfiabile raffigurante Boris Johnson, con i pollici all’insù in segno di vittoria, arrivano altri segnali importanti e sempre pessimi per il Labour che perde pesantemente in tutto il nord-est post-industriale, l’ex “cintura rossa”: i Tories conquistano i municipi di Redditch e di Nuneaton & Bedworth, nelle Midlands, e di quello di Harlow, nell’Essex. Domani l’esito del cruciale voto di Scozia e Galles e per il sindaco di Londra.