• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
martedì 26 Settembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Roma ritira l’ambasciatore a Teheran

di Redazione
1 Dicembre 2011
in Home, Rassegna Stampa
3
Roma ritira l’ambasciatore a Teheran
       

L’assalto all’ambasciata britannica di Teheran ha prodotto un’escalation di reazioni le cui conseguenze possono essere imprevedibili. I rapporti tra Unione europea e Iran sono ai minimi storici, e anche il governo italiano ha deciso di ritirare per consultazioni, come si usa dire in questi casi nel linguaggio diplomatico, l’ambasciatore Alberto Bradanini. Allo studio dell’Ue, una serie di sanzioni, mentre la Farnesina avverte i nostri connazionali presenti nel territorio della repubblica islamica di “alzare il livello di attenzione, evitando di avvicinarsi a moschee, processioni religiose e altri assembramenti”. Tutto questo dopo che nella mattinata di oggi l’incaricato d’affari iraniano a Roma Mehdi Akouchekian era stato convocato dal Ministero degli Esteri. Al diplomatico era manifestata la “durissima condanna da parte del governo italiano dell’episodio di violenza gravissimo ed assolutamente intollerabile verificatosi alle strutture dell’Ambasciata britannica a Teheran”. Da parte iraniana era stato espresso “rincrescimento per i comportamenti “inaccettabili”, tenuti dai manifestanti, nei confronti dei quali – aveva spiegato il diplomatico iraniano -, verranno adottate misure urgenti e necessarie”. Egli ha inoltre garantito, a nome del suo Governo, l’impegno a proteggere e salvaguardare gli uffici diplomatici e consolari a Teheran e il relativo personale”. Ma evidentemente le rassicurazioni formali non sono bastate ed una nuova crisi internazionale sembra delinearsi all’orizzonte.

Articolo precedente

Iran, La guerra delle ombre. Intervista a Gian Micalessin

Prossimo articolo

Milano ‘arancione’: ad Oscar Giannino è vietato parlare

Redazione

Correlati Articoli

L’Atlantismo non è una fede religiosa
L'Editoriale

L’Atlantismo non è una fede religiosa

di Riccardo Pelliccetti
26 Settembre 2023
0

Ormai non ci facciamo più caso, ma sui media non cessa l’ossessivo e quotidiano messaggio sull’Occidente minacciato da Est, da...

Leggi tutto
Torna negli USA la stagione dei grandi scioperi. Bloccata l’industria automobilistica

Torna negli USA la stagione dei grandi scioperi. Bloccata l’industria automobilistica

26 Settembre 2023
Disinformare che passione. L’intrigante storia delle bugie di Stato

Disinformare che passione. L’intrigante storia delle bugie di Stato

26 Settembre 2023
Protagonisti/ Per i 100 anni di Ernst Nolte

Protagonisti/ Per i 100 anni di Ernst Nolte

25 Settembre 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Milano ‘arancione’: ad Oscar Giannino è vietato parlare

Milano 'arancione': ad Oscar Giannino è vietato parlare

Commenti 3

  1. antonino dattola says:
    12 anni fa

    È un momento di debolezza per l’Iran.
    C’è contrasto tra la “Guida suprema” ayatollah Ali Khamenei e il “Presidente” Ahmadinejad.
    Probabilmente sotto traccia cova ancora la ribellione che risale alle contestate elezioni del 2009.
    La gravità degli attentati subiti, l’umiliazione, potrebbe anche portare ad una caduta del regime. Solo che, quale fazione avrà il sopravvento?
    L’odio contro l’occidentale potrebbe essere usato come collante per rafforzare le fila degli oltranzisti. A prescindere dall’esito finale, questi potrebbero avere o cercare comunque qualche “momento di gloria”.
    Meglio tenere i nostri a casa.

    Rispondi
  2. Luca Bàrel says:
    12 anni fa

    Penso che non si possa essere certi d’una propedeutica destituzione del governo siriano; è possibile che l’invasione dell’Iran sia imminente quindi bisognerà vedere se l’Italia avrà un sussulto d’orgoglio e si chiamerà fuori o se si accoderà come è successo in Libia, esempio recente ma non isolato… Certo che l’esito è scontato se a dover decidere sarà questo “governicchio” tecnico il quale, per ciò che attiene alla politica estera e agli armamenti, non si può ovviamente dire molto autorevole. Videbimus!

    Rispondi
  3. IL NAZIONALE says:
    12 anni fa

    Decisione sbagliata. Sarebbe ora di non scimiottare i nostri “alleati” anche perchè, bisogna ammettere, che quello occidentale è un sistema corrtotto, giunto ormai al capolinea e che ha gli anni contati. Non dimentichiamoci che la guerra scatenata in Libia contro Gheddafi in realtà è stata un’azione contro l’Italia per il fruttuoso accordo – soprattutto commerciale e vantaggioso per noi- fra Berlusconi e Gheddafi.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Atlantismo non è una fede religiosa

L’Atlantismo non è una fede religiosa

26 Settembre 2023
Torna negli USA la stagione dei grandi scioperi. Bloccata l’industria automobilistica

Torna negli USA la stagione dei grandi scioperi. Bloccata l’industria automobilistica

26 Settembre 2023
Disinformare che passione. L’intrigante storia delle bugie di Stato

Disinformare che passione. L’intrigante storia delle bugie di Stato

26 Settembre 2023
Protagonisti/ Per i 100 anni di Ernst Nolte

Protagonisti/ Per i 100 anni di Ernst Nolte

25 Settembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In